Sarà stata per molti l'Estate senza Estate quella del 2014, che passerà alla storia come una stagione particolare e dal respiro autunnale, che ha visto il penalizzarsi di molte manifestazioni costrette spesso a soccombere al maltempo. Non è stato il caso del Gay Village, che forse grazie ai pochi (ma mirati) riti scaramantici degli organizzatori (uno fra tutti quello della Direttrice Artistica Vladimir Luxuria), ha sfidato e vinto le intemperie, collezionando un successo dopo l'altro e un aumento di ingressi di oltre il 20% rispetto alla scorsa stagione. Passione e impegno, fortuna e dedizione sono il mix perfetto che spinge la compagine rainbow a prorogare la manifestazione di due settimane. Nota importante sarà la diminuzione del biglietto d'ingresso al sabato. I costi saranno infatti i seguenti: 8€ il giovedì, 10€ il venerdì e 15€ il sabato, con drink incluso ogni giorno e con la possibilità di ingresso gratuito tra le 20.00 e 21.00.

Sabato 20 Settembre 2014 il Gay Village ha il piacere e l'onore di ospitare un dj set che avrà dell'incredibile... Direttamente dal programma rivelazione dell'anno, arrivano a Roma, a Parco del Ninfeo, coloro i quali hanno rivoluzionato la scena musicale dell'ultimo ventennio, salendo in cattedra a Top Dj e incoronando i migliori giovani talenti della consolle house... ALBERTINO//Stefano FONTANA//LeleSACCHI sono i tre giudici che hanno seguito e giudicato i djs partecipanti al reality musicale in onda su Sky1 nella stagione passata e che sabato 20 agosto suoneranno forte in dancefloor house, accompagnati da Manuel Rotondo, piazzatosi al secondo posto nel programma dietro Geo From Hell.

BIOGRAFIE

ALBERTINO
Il suo debutto radiofonico avviene nel 1978 a Radio Music, una piccola emittente dell’hinterland milanese che qualche tempo dopo Claudio Cecchetto trasformerà in Radio Deejay. Nell’82 Albertino approda a Radio Milano International dove resta fino al 1984, quando Claudio Cecchetto lo chiama perché lo vuole nella sua scuderia, la Deejay’s Gang. A Radio Deejay, alle 14, un giovane Gerry Scotti lo annuncia così: “Vi lascio con Albertino ed il suo Deejay Time. Il Deejay Time è inizialmente un programma musicale generico e di intrattenimento. Pochi anni dopo conduce la Deejay Parade, la classifica ufficiale di Radio Deejay che, negli anni successivi, conduce anche a Deejay Television in onda su Italia1. Tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta il Deejay Time diventa il programma culto della radiofonia italiana grazie ad una conduzione innovativa e ad un linguaggio avanguardista che dà vita a neologismi e a personaggi di fantasia che diventano ben presto co-conduttori e parte integrante del radioshow pomeridiano. “Piach”, “Vai Alba bella lì”, ADC (Amici Della Cassettina), DBM (Dipartimento Bella Musica), “Ciao a tuttee!” e “Aribaderci!”, sono solo alcuni dei tormentoni nati dalla fantasia di Albertino che con il Deejay Time porta dapprima la discoteca in radio e poi la radio in discoteca. La playlist è composta di tracce sconosciute che nell’arco di poche settimane diventano delle vere e proprie hit destinate a scalare le classifiche italiane ed europee. Grazie all’innovazione del suo modo di comunicare Albertino riceve una citazione presso la prestigiosa Accademia della Crusca, istituto che dal 1852 si occupa della codifica della lingua italiana. Nel 1994, la sua grande passione per l’hip hop lo porta a creare e a condurre un programma serale chiamato Venerdì Rappa, titolo successivamente trasformato in One-Two One-Two, spazio in cui promuove l’hip hop italiano dando grande visibilità e popolarità ad artisti del calibro di Articolo31, Sottotono, Neffa, Esa, La Pina, etc. Grazie all’incredibile popolarità raggiunta, il Deejay Time diventa anche una grande produzione live che Albertino porta in scena nei club, nei palazzetti dello sport e nelle piazze di tutta Italia, insieme ai suoi inseparabili amici Fargetta, Molella e Prezioso. Nel Settembre del 2002 cura per conto del quotidiano la Repubblica “Dance Revolution” una raccolta di sette cd con il meglio della dance italiana ed internazionale, progetto che si trasforma ben presto in un omonimo programma radiofonico da lui condotto. Nel 2008 il Deejay Time diventa Deegital Radio: una webradio con musica selezionata da Albertino. A settembre del 2008 si apre “The Party-One” la festa del DeejayTime in tour per l’Italia dove Albertino si alterna in consolle con grandi dj quali Bob Sinclar, Benny Benassi, Stefano Fontana, Joe T Vannelli, Tommy Vee, Alex Gaudino, Fargetta, Alex Neri, Krakatoa, Deelay e tanti altri. Parallelamente alla sua attività di conduttore radiofonico e televisivo, Albertino suona nei migliori club italiani. Nell’attuale palinsesto di Radio Deejay oltre alla collaborazione con “Ciao Belli” in cui interpreta diversi personaggi, conduce Asganaway e Deejay Time, oltre ad essere il responsabile del palinsesto dance. Su Deejay Tv racconta il programnma dedicato ai DJ “DJ Stories” .

STEFANO “STYLOPHONIC” FONTANA
Suoni colorati, eclettismo, profilo internazionale: questo è Stefano Fontana in poche parole. Dopo essersi fatto le ossa al Plastic di Milano – club di culto del circuito artistico italiano – Stefano ha sempre avuto una vera ossessione per quell’immaginario street a metà fra il turntablism, le funky B-lines, l’hip hop, la dance old school e tutto il mondo plastico correlato. Cresciuto a pane e groove, Stefano Fontana miscela e reinterpreta le scene musicali di Chicago, New York e Detroit, electro, hip hop, house e tecno: partecipa al Dmc Freestyle Championship, impennando con la sua BMX e rischiando la vita sullo skateboard, ma soprattutto trae ispirazione da guru come Basement Jaxx, Underworld, Chemical Brothers, ma anche da grandi nomi dell’hip hop come Public Enemy, Ludacris, Timbaland e Neptunes. In pochi anni, diventa uno dei producer italiani più caldi e la sua prima fatica sulla lunga distanza a nome Stylophonic viene licenziata a livello internazionale l’album “Man Music Technology”: un crossover di hip hop, breaks e house, assolutamente internazionale da risultare quasi alieno per l’Italia. I singoli estratti vanno in classifica in tutta Europa, l’album vede importanti featuring/remix (vedi alla voce Digital Underground, Kevin Saunderson, Chicken Lips, King Britt o Rob Mello) e il nome di Stefano viene accostato proprio ai grandi vecchi della dance, tanto da essere soprannominato il “Fatboy Slim italiano” per la medesima poliedricità e lo stesso caleidoscopio di suoni. Si immerge nella co-produzione dell’album “Buon Sangue” di Jovanotti, diventa uno dei nomi più richiesti del circuito clubbing internazionale. Allo stesso tempo, Stylophonic rafforza la sua attività di music designer per alcuni tra i più importanti brand della moda, creando colonne sonore per fashion show. Tuttavia, nonostante la molteplicità degli impegni, Fontana riesce a creare le basi per il nuovo album di Stylophonic, “Beatbox Show”, da cui tra il singolo Baby Beatbox, mixato dai Crookers. Il 1 ottobre 2013 è uscito il nuovo progetto discografico di Stylophonic “Boom!” (etichetta Carosello Records). L’album contiene numerose collaborazioni con grandi artisti della musica italiana, un progetto nuovo che spazia dal pop al rap, dall’indie al rock e che per la prima volta raccoglie così tante partecipazioni artistiche. Da Samuel Romano, voce dei Subsonica, a Raf, Malika & Dargen D’amico, Irene Grandi & Saturnino, Pau voce dei Negrita e Nesli. Si continua con Emis Killa, rivelazione del rap in Italia, il vulcanico Caparezza per arrivare alle collaborazioni di Ermal Meta, gli Amari, il Cile e Ada Reina. Entro l’estate uscirà il nuovo disco di Stylophonic che riporterà Stefano nel suo ambito più congeniale, il dancefloor! Sarà un mix di house, uk bass e hip hop.

LELE SACCHI
Lele Sacchi ha avuto una carriera precoce. A 15 anni conduceva una propria piccola trasmissione radio locale (privilegiando post-punk, indie-rock e hip hop) e a 18 iniziava a collaborare con alcune riviste nazionali di musica. A 19 anni capisce che mettere i dischi nei club è la cosa che lo appassiona di più e nel 1995 il grande break gli viene dato dal leggendario Tunnel di Milano, dove per alcuni anni si fa conoscere sulla scena italiana con set di una nuova musica dance totalmente alternativa alle leggerezze commerciali imperanti all’epoca. Nel frattempo comincia la sua carriera discografica con la collaborazione nella famiglia Right Tempo, aiutando a fondare l’etichetta Temposphere (ampliando così la conoscenza del mondo della black music). Nel ’98 diventa consulente per l’importante distribuzione White&Black con il ruolo di label manager per numerose etichette di culto internazionali per il territorio italiano. Nel 1999 esce la sua prima compilation ‘The Next Tribes of House Music’ ed è subito successo di critica nella scena. Il CD viene premiato addirittura come disco della settimana sull’allora rivista di riferimento del settore, l’inglese 7. Grazie a questi successi, alle prime date internazionali e al giro dei club italiani a fianco dei più grossi dj del mondo, nel 2000 approda dietro ai piatti e alla direzione della serata Jetlag, il Venerdì dei Magazzini Generali di Milano (che continua tuttora). Con 1500 persone di media e una programmazione che vede in consolle sia i giganti della scena club come Carl Cox, Chemical Brothers, Basement Jaxx, Sven Vath ecc… sia l’avanguardia creativa di Black Strobe, Steve Bug, Tiefschwarz ecc..questa serata rappresenta uno degli apici del clubbing europeo. Proprio in quell’anno Lele fonda la Soundplant Records, una realtà dedita esclusivamente a vinili per dj’s, e una delle poche label italiane non compromesse che risponde ad un’unica parola d’ordine: QUALITA’. Soundplant trova subito i favori dei dj più importanti del mondo e della stampa di settore. Con l’uscita del suo secondo CD mixato ‘House Emotions’ Lele Sacchi impone il suo stile eclettico, elegante ed efficace: una fusione perfetta di musica house, suoni elettronici e sapori provenienti dal passato. Le date per i migliori club del mondo si susseguono (da Rex e Batofar di Parigi a Cargo, The Key e Ministry di Londra, dallo Zeppelin di Mosca al Sullivan Room di New York, dallo Space e Privilege di Ibiza al La Terrazza e City Hall di Barcellona sono solo alcuni dei locali che lo hanno visto come special guest in consolle), per eventi esclusivi (l’afterparty del concerto milanese di Madonna, la festa di Natale di Prada, il film festival di Cannes…) e la produzione di musiche per sfilate ed esposizioni (New York Industrie, Ter et Bantine, Diesel, Edra, Pitti, Moroso…). Nel 2002 nasce il progetto di studio Boogie Drama, insieme al producer Sandiego. Come Boogie Drama remixano la hit ‘Who Said’ dei Planet Funk, un singolo di Stylophonic e pubblicano tracce e remix per le tedesche Moodmusic e Wasnotwas, per l’inglese 20-20 Vision come Sacchi & Sandiego, per la francese George V e per la stessa Soundplant. Entrando nelle playlist di dj quali Groove Armada, Andy Weatherall, Ralph Lawson, Ivan Smagghè, recensiti sulle migliori riviste (singolo ‘Sureplayer’ sull’inglese DJ magazine e disco del mese sulla francese Only For Dj’s per esempio), suonati da radio come BBC 1 i pezzi del progetto rendono Boogie Drama uno dei nomi più caldi della scena electro-house. Queste tracce sono finite anche su compilation di culto quali ‘Bugnology’ di Steve Bug e ‘Global Underground’ di Danny Howells. Nel 2004 Lele Sacchi compila e mixa un CD per la prestigiosa collezione Bargrooves, serie inglese di raccolte di house sofisticata. Il nuovo singolo killer ‘Dancing in the darkness’ di Boogie Drama del maggio 2006 per la tedesca Was Not Was (singolo Tech House del mese per DJ magazine) e il nuovo Soundplant (singolo Sureplayer su DJ Magazine) più nuove produzioni sulla Mood Music di Berlino e altre. Nel 2006 inoltre fa parte dei fondatori e direttori del festival di musica elettronica Elita, tre giorni che si pongono come nuovo punto di riferimento per questa musica in Italia, svoltosi durante il Salone del Mobile (e quotato come ‘la soundtrack del salone’ dal Corriere). Il 2008 è fatto di giri per l’Europa e dell’invito del prestigioso Istituto Europeo di Design a tenere un corso annuale di storia della musica dance che continua tuttora ogni anno. Nel 2009 si ritorna alla pubblicazione dei brani di Boogie Drama: vedono la luce il nuovo singolo ‘THE CONSPIRACY’ per la tedesca MOOD MUSIC (Mood –064), il remix per Matthias Meyer sull’etichetta LIEBE*DETAIL di Amburgo e lo stupendo e variegato ep di tre composizioni ‘Magnetic Shore’ per una delle più quotate etichette indipendenti del mercato dance, la SYSTEMATIC di Marc Romboy finito nella top 10 di Beatport house chart. Dopo aver cominciato una nuova trasmissione radiofonica settimanale per il network di Radio Popolare Network proprio sul finire del 2009 Boogie Drama remixano per la più prestigiosa etichetta di musica elettronica in circolazione: Get Physical di Berlino. Nasce la nuova serata settimanale Classic al rinato Tunnel, dove la dimensione fa da perfetto corollario alla sfilata di ospiti e amici che Lele e i suoi partner Sandiego ed Electricalz ospitano ogni sabato. Il suo studio delle sottoculture musicali lo porta dietro alla cattedra dell’ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN dove tiene due corsi all’anno. Nel 2011 vengono pubblicate nuove produzioni: un nuovo remix per Get Physical, un nuovo singolo per la Real Estate di Chicago e un primo brano a nome Lele Sacchi per la raccolta dei XV anni di MOOD MUSIC. Finalmente dal gennaio 2012 la radio nazionale RAI dà a Lele l’opportunità di creare e condurre una trasmissione di due ore in onda ogni sabato notte, Radio 2 “In the mix”, che diventa subito un punto di riferimento della scena.

Informazioni, orari e prezzi

GAY VILLAGE 2014 –XIII Edizione
Parco del Ninfeo

Ore 23.30
15 euro

Info:
393 0046560
Gayvillage.it

Dove e quando