Ad aprire la parata la Banda della Città di Accumoli (26 febbraio).
A chiudere la festa il tradizionale e scenografico rogo de o' Puccio
Civita Castellana (VT), domenica 19, domenica 26 e martedì 28 febbraio 2017.

Partenza alle ore 14.30 da Piazza della Liberazione
2 km di luci, colori, allegria e divertimento, 3000 figuranti e 20 carri allegorici
Con ospiti italiani e internazionali, un occhio alla solidarietà con la Murga Los Adoquines De Spartaco, e ad aprire la sfilata del 26 la banda della città di Accumoli, città colpita dal terremoto dello scorso agosto, domenica 19, domenica 26 e martedì 28 febbraio, torna il carnevale storico di Civita Castellana (VT), insieme ai carri allegorici e alle migliaia di protagonisti che ogni anno per festeggiare il rito si incontrano lungo le strade scenografiche dell'antica Falerii Veteres.
Il Carnevale Civitonico, infatti, è un luogo unico per tornare alle proprie radici e per uscire dal proprio personaggio, indossando per un giorno i panni di qualcun altro che ha solo voglia di celebrare e divertirsi, ballare, cantare, sorridere e giocare...dimenticando per un attimo la vita reale.
Carri allegorici - opere d'arte artigianale realizzate a mano nei mesi che precedono la manifestazione dai carnevalari, ovvero gli organizzatori dei vari gruppi mascherati che prendono parte alle sfilate -, costumi ricercatissimi quasi come sculture di tessuti, musica: in occasione del Carnevale Civitonico, le creazioni artistiche che danno sfogo alla fantasia in forme e colori meravigliosi incontrano lo sfottò, la goliardia e gli attacchi al buoncostume tipici di questa giornata ed egregiamente rappresentati da alcuni gruppi mascherati.
Un'inversione delle regole, del potere e delle convenzioni in piena regola carnevalesca, come lo storico Rogo de O'Puccio.
Se il carnevale simboleggia un passaggio rituale importante dalla notte dei tempi, la grande festa del martedì grasso si chiude con lo storico e tradizionale Rogo de O' Puccio, ossia il rogo di un pupazzo di carta pesta alto oltre 3 metri. Un evento scenografico e spettacolare che raccoglie turisti da tutta Italia per testimoniare la morte rituale del carnevale, un annientamento simbolico della stagione passata, che si rifà alle antiche tradizioni che si perdono nel tempo e nello spazio, ritrovandosi in culture europee ed extraeuropee (Il ramo d'oro. Studio sulla magia e la religione di James George Frazer, prima stesura 1890).
Ad ammirare opere e goliardie, una platea di bambini, adolescenti, adulti e di non più giovani, che ugualmente non sanno rinunciare alla loro giornata di festa annuale: una festa storica, già vissuta dai loro avi, che quest'anno decide di sorridere più che mai, con la sua "invasione" colorata, per tre appuntamenti il 19, il 26 e il 28 febbraio a partire dalle 14.30.
I carri partiranno da piazza della Liberazione, nella parte nuova della città, percorreranno poi via Mazzini, via della Repubblica e, dopo aver attraversato il Ponte Clementino, si inoltreranno nelle vie del centro storico, per la parte più suggestiva della sfilata, arrivando infine in piazza Matteotti con le prime luci della sera.


Dove e quando