Quando dalle piazze di Tunisi, del Cairo, di Damasco sono arrivate le immagini e i suoni della Primavera araba la mente è corsa agli anni '70, quando l'Europa venne attraversata da un vento di libertà che spazzò via i regimi autoritari di Spagna, Grecia e Portogallo.
Quelle piazze sono le stesse: gli stessi volti, le speranze, i colori, i suoni, i canti.
Ho cominciato allora un viaggio nella memoria per riscoprire le tante musiche che hanno raccontato le sofferenze e le passioni dei popoli mediterranei. Dalla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna, alla diaspora palestinese, dall'inno sardo figlio della rivoluzione francese contro lo strapotere dei baroni, fino ad arrivare a quegli autori che avevano scritto musiche e ballate spesso dolcissime ed erano stati oggetto di persecuzioni, arresti, violenze da parte del potere politico. Una lotta per la libertà che oggi unisce idealmente le due sponde del Mediterraneo e dimostra ancora una volta la forza della musica popolare come voce del popolo. Nella gioia e nelle sconfitte.

Per HABICURA


Barbara Eramo voce, ukulele basso
Stefano Saletti chitarra, bouzuki, ud
Gabriele Gagliarini percussioni

Informazioni, orari e prezzi

Villa Mercede a San Lorenzo Roma

Dove e quando

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