Il suo modo di percepire le forme crea un duplice desiderio: da una parte la modella desidera essere ritratta dal lui, per vedersi come lei stessa vuole mostrarsi; dall’altra parte il pubblico si trova a soffermarsi su forme corporee che, spesso familiari, diventano ora qualcosa di nuovo e di diverso, un nuovo punto di vista da considerare, un desiderio di diverso genere, fuori dagli schemi convenzionali.
La scelta di Roberto di fotografare donne fuori dal settore, non professioniste, modelle che diventano tali per il desiderio di essere riprese da lui (e spesso da lui solamente) dice molto sul concetto di bellezza e di sensualità.
Ogni donna è sensuale, ogni donna è bella e ogni donna ha una sua storia: Roberto sa vedere in loro la bellezza e loro stesse spesso si trovano a sorprendersi del proprio corpo, del proprio viso e della propria immagine in un modo mai percepito prima.
Roberto lascia che le donne si esprimano come desiderano, che si muovano come viene loro spontaneo, che si sentano libere di mostrare ciò che vogliono mostrare; e piano piano, anche se inizialmente intimidite, si scoprono a desiderare davvero di essere guardate.
‘Guardami’ è il titolo di questa mostra, perché lo sguardo del pubblico è l’oggetto del desiderio delle modelle.

Una logica rovesciata, dove le donne ritratte desiderano essere guardate, ammirate, conosciute; alcune mostrano il loro lato nascosto, altre si mettono in gioco per provocare il loro ego innanzitutto, altre sono semplicemente come tutti i giorni quando nell’intimità del proprio essere si guardano e si piacciono.
‘Guardami’ sono anche un insieme di messaggi spontanei, veri e diretti, scritti dalle donne stesse, che hanno voluto essere fotografate, e ci dicono perché.
Perché no? Perché non mostrarsi nude? Perché non piacersi? Perché avere paura del giudizio? Perché non lasciarsi andare?
Loro lo hanno fatto, davanti all’occhio sapiente di Roberto, che ha saputo estrarre il loro desiderio e renderlo immagine.
Nel caso di questa mostra, l’arte della fotografia sovverte le regole e le modalità classiche della mostra fotografica, dove chi guarda lo fa perché provocato non solo dal fotografo ma dalle protagoniste stesse, delle quali l’occhio magistrale di Roberto Girardi ha colto i desideri.
Si tratta di un evento inusuale, che ha entusiasmato il curatore fin da subito, perché se normalmente il fotografo crea delle ambientazioni nelle quali diversi elementi vanno a comporre il tutto, con Roberto le donne sono ‘la scena’; le donne non fanno parte del contesto, ma sono loro stesse il contesto.
Non protagoniste di una scena, ma scena esse stesse.
Non parte di, ma essenza totale e totalizzante, nella quale lo scenario è solo finalizzato a creare un contorno che scompare di fronte al loro prorompente desiderio di essere guardate.
A cura di Roberto Ronca

Informazioni, orari e prezzi

Galleria Spazio 40

Orario: dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 20.00

Dove e quando

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