John Cheever scrive questi racconti tra i venti e i trent'anni. Sono short stories imbevute di idealismo e della sua necessaria scia di disillusione, giovanili eppure di uno scrittore già formidabile e formato, da principio pubblicate su riviste di sinistra con tirature risibili e poi via via su magazine sempre più alla moda come Cosmopolitan e Collier's. Non siamo ancora alle cronache minute di ciò che succede dietro i prati perfettamente falciati e le staccionate imbiancate di fresco, ma tra commessi viaggiatori al tramonto dei loro giorni di gloria e marxisti puritani che osservano gli altri bere e divertirsi mentre loro immaginano un'umanità nuova. Parteggiamo per la rivincita di una spogliarellista in là con gli anni e subito dopo assistiamo agli innumerevoli piccoli fallimenti di giocatori d'azzardo sempre alla ricerca di un'ultima opportunità, di un cavallo finalmente vincente e di una felicità mai raggiunta e sempre inseguita con la pervicacia di un baio adombrato. È l'onda lunga della Grande depressione post '29, un'America che va imparando il sapore della nostalgia per un'era mai vissuta e un'innocenza tutta da perdere. Cheever accarezza grazia e peccato, muovendosi tra case sfitte, inquilini che non pagano la pigione e torchi fermi da troppe stagioni. E così incontriamo zingari ubriaconi travestiti da pellerossa e cameriere disposte a ogni sgambetto pur di tenersi strette lavoro e dignità. Incontri che, come sostiene Christian Raimo nell'introduzione, ci ricordano perché vale la pena leggere.

John Cheever è considerato uno dei maestri della short story. A dirlo sono scrittori del calibro di Ernest Hemingway, John Updike, Rick Moody, Dave Eggers, David Foster Wallace. Cheever è autore di sette raccolte di racconti e di cinque romanzi. Nel 1958 il suo primo romanzo The Wapshot Chronicle (pubblicato nel 2004 da Fandango con il titolo Gli Wapshot) riceve il National Book Award. Nel 1965 Lo scandalo Wapshot, pubblicato da Fandango nel 2005, riceve la William Dean Howells Gold Medal per la fiction dalla National Academy of Arts and Letters. Una selezione di sessantuno racconti confluisce in The Stories of John Cheever (sono già uscite per Fandango le raccolte Il nuotatore, Ballata, Oh città dei sogni infranti!, Il rumore della pioggia a Roma, Racconti italiani) che nel 1978 vince il National Book Critics Circle Award e il Pulitzer. Del 2011 è Tredici racconti (Fandango). Nel 2012 Feltrinelli pubblica Una specie di solitudine, che raccoglie i diari dello scrittore.

Ibs+Libraccio Roma 


Presentazione del libro di John Cheever
Birra scura e cipolle dolci
Racconti

Ne parla Christian Raimo

Informazioni, orari e prezzi

Ore 18.00 

Ingresso libero

Info:
06-4885405

Dove e quando

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