Roma. Sabato 21 ottobre dalle ore 17 la regista e film-maker Simona Manganaro incontra i lettori alla Libreria Tiburtina Incipit (via G. Marcotti, 51/53) per parlare del suo romanzo d'esordio "Diario di bordo" (Augh! Edizioni).

"Diario di bordo" è il racconto di vita di Anna, giovane adolescente con la testa sulle spalle costretta a vivere con una madre per nulla assennata, invischiata nella malavita genovese, circondata da personaggi borderline che si muovono ai limiti della legalità. Un background che non sembra però scalfire l'equilibrio della giovane, fino a quando la polizia rinviene a casa delle due una consistente quantità di cocaina. Inizia così per Anna un lungo pellegrinaggio attraverso strutture e servizi sociali, che la conducono fino in alto mare e poi di nuovo sulla terraferma, senza mai spezzare quel filo che la tiene attaccata al ricordo di sua madre. Simona Manganaro dipinge una storia dai toni intensi e dalle molteplici sfumature, scavando con decisione e al contempo con delicatezza nelle complesse emozioni adolescenziali.

«È la storia – spiega Manganaro in una dichiarazione all'Ansa – di una persona che lotta per il raggiungimento dell'adulto che deve divenire. Non c'è vittimismo ma fede, coraggio, e la gioia di sfidare un ambiente di per sé ostile, perché l'unico vero nemico che ogni essere umano possiede è la paura». E a chi si rivolge il romanzo? «Agli adolescenti per dire loro che non è importante quello che ti capita nella vita, ma quello che ci fai con ciò che ti è capitato. Che nulla arriva per sopraffarci, e che spesso le cose più importanti si comprendono attraverso la perdita».


"Era incredibile: stavo affrontando il mio primo viaggio in mare. Mi sentivo padrona della mia vita; non sapevo verso cosa stessi andando, ma sapevo con certezza da cosa mi allontanavo. Esitai un attimo prima di salire; contemplai l'imbarcazione di legno, color mogano, e i grandi alberi su cui erano ammainate le vele. Ero la protagonista di quella che poteva essere un'avventura straordinaria." – da "Diario di bordo" (Augh! Edizioni)

Simona Manganaro, nata a Genova nel 1978, vive a Roma dove lavora come film-maker. Ha collaborato con importanti maestri e personaggi del cinema curando la regia di molti backstage, tra cui la serie televisiva Squadra antimafia, il film Francesco e i film di Checco Zalone. Ha realizzato diversi documentari, tra cui Via dei Villini sul caso dei rifugiati somali. Nel 2013 ha vinto il premio della critica al Concorso Letterario "Omero" con il racconto breve Righetto, che in seguito è diventato un cortometraggio interpretato da Massimo Wertmüller. Diario di bordo è il suo primo romanzo edito, che ha già ottenuto un'ottima recensione dalla commissione del Premio Letterario "Italo Calvino".

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