Una "storia d'amore" che si muove tra l'avanspettacolo e le atmosfere brechtiane lasciando intravedere sullo sfondo saltimbanchi, nani e ballerine.

LA TRATTATIVA SANDRO-MAURA, il primo singolo del cantautore reatino CARLO VALENTE, non è esattamente quello che può apparire al primo ascolto. Si tratta, infatti, di un brano che nasce dall'esigenza di affrontare un tema importante: il rapporto tra lo Stato e le mafie. "Questo legame – spiega Carlo Valente - seppur sommerso, nascosto, è in qualche modo anche palese e ha delle coloriture che sembrano suggerire una relazione d'amore tra due amanti vogliosi".
Il brano – da oggi in tutti i digital store (distribuito da Isola Tobia Label) - racconta la storia di due innamorati che per tutta la durata del loro rapporto dovranno fingere di essere degli sconosciuti l'uno per l'altro, pur intessendo una fitta trama di intrecci e legami, che li porteranno ad avere una vera e propria collaborazione di potere. Sandro e Maura, si amano in modo carnale. Maura, che tanto somiglia alle mafie, traina il loro rapporto in un gioco amoroso del quale Sandro è vittima, avvinto dal fascino e dal potere di una donna ammaliatrice, gli sfugge. Una donna alla quale in qualche modo vorrebbe somigliare, così come vorrebbe avere il suo stesso potere.
Tra le pieghe delle parole c'è la sintesi di un patto ("un rapporto geniale, basato su piccoli accordi perché l'amore è scambiarsi favori e i giorni migliori verranno da sé") che attraversa la storia d'Italia: il Ventennio ("...di grandi progetti"), gli anni della Dc ("ho abbracciato persino la fede per tirarmi anche fuori dai guai") e poi le stragi ("di cuori"), quella di Capaci ("Capaci d'amare non siamo lo so") e le latitanze all'estero ("che venga a cercarmi ogni sera qui giù a casa mia").

Il senso del brano è anche drammaticamente ben reso dalla copertina, firmata da Dianthus (al secolo Francesca Maria Tiberti) che ha illustrato anche tutte le altre canzoni del disco.

LA TRATTATIVA SANDRO-MAURA anticipa l'uscita di TRA L'ALTRO, il primo album di CARLO VALENTE, 27 anni, uno dei più promettenti cantautori della nuovissima generazione. Il disco, prodotto e arrangiato da Piergiorgio Faraglia e Francesco Saverio Capo, sarà disponibile in tutti i digital store a partire dal 2 marzo. Lo stesso giorno, alle ore 22, sarà presentato live a Roma a L'ASINO CHE VOLA (via Antonio Coppi 12d), uno dei live club più accreditati della Capitale.

Carlo Valente, fisarmonicista per tradizione, pianista per curiosità, chitarrista per sbaglio e cantautore per caso. Si autodefinisce cantautore nella vita e uomo sul palco, ma – dice - sta lavorando per cercare di invertire l'ordine dei fattori.
Carlo e? un autore romantico, estremamente eclettico, irriverente ed ironico. Il suo mondo artistico introspettivo, nostalgico ed intimo si fonde a quello di una canzone impegnata, ch tocca temi sociali importanti, esprimendo la sua opinione a gran voce. Il Cicolano (la bassa Provincia di Rieti al confine con l'Abruzzo), sua terra d'origine, si scorge in ogni parola pronunciata, in ogni corda pizzicata, in ogni tasto sfiorato.

Carlo Valente nasce a Rieti nel 1990. Ad otto anni si innamora della fisarmonica, che studia fino ai 17 anni, quando scopre una viscerale passione per la canzone d'autore. Scrive i suoi primi brani su un piccolo pianoforte, ispirandosi ai grandi cantautori italiani. Il passaggio alla chitarra diventa inevitabile. Nel 2014 esce il suo primo EP "COLLEzioni", seguito da un tour in piccoli circoli d'Italia.
Dal 2016 e? allievo alla scuola di alta formazione Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, nella sezione "Canzone".
Vincitore della prima edizione del premio "Duel-cantautori a confronto" a Torino nel 2015. Nello stesso anno è stato vincitore, per il "Miglior Testo", al Premio Bindi 2015 con il brano "Tra l'altro", dedicato a Federico Aldrovandi. Finalista ai Premi De André, Bertoli ed al festival Botteghe D'Autore 2015.

Informazioni, orari e prezzi

Ore 22.00

Dove e quando

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