Per la prima volta in Italia una mostra della berlinese Nadia Budde, una delle più divertenti autrici per l'infanzia della scena tedesca. Creaturine, esseri umani, bestie e insetti, corpi, zampe, facce, smorfie: l'opera di Nadia Budde è una sorta di catalogo di quanti siamo in terra, per indagare il fascino segreto della nostra molteplicità. Con un tratto nero, fluido e plastico, con la sua lingua comica e ritmata è capace di cogliere pose, espressioni, emozioni. L'autrice è impietosa e premurosa al tempo stesso, costruisce personaggi sgrammaticati, bruttini, deformati, buffi. Per Nadia Budde essere diversi è la normalità ed è impossibile non ridere di se stessi.

Una mostra a cura di Hamelin Associazione Culturale in collaborazione con la Biblioteca Europea

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