"IMAGING KOREA – Oltre i Popoli, la Terra ed il Tempo", un tour che è partito da Budapest, per iniziativa dell'Istituto Culturale Coreano in Ungheria, dopo aver proseguito per la Germania, la Polonia, il Belgio, il Kazakhsta e la Spagna, il 23 novembre finalmente sbarcherà a Roma, in Via Nomentana 12, Istituto Culturale Coreano.
Si tratta di un racconto unico e spettacolare della Corea, narrato da sette rappresentanti della fotografia documentaria coreana, KANG Woongu, KWON Taegyun, KIM Jungman, PARK Jongwoo, LEE Gapchul, CHO Daeyeon, e SEO Heunkang. Un racconto che trasporterà il visitatore in un viaggio verso alcuni angoli della Corea e della sua cultura, che in pochissimi conoscono.
La fotografia documentaria è la materializzazione di un momento catturato nel tempo, rendendolo immortale.
I fotografi dipingono potenti raffigurazioni di incantevoli paesaggi, del tocco esperto degli artigiani, e di scene di vita in palazzi reali, in templi, in siti storici, nella zona demilitarizzata con la sua realtà di divisione nazionale ed in luoghi comuni. Ritraggono i tempi in cui cultura e tradizione coreana, basati sull'agricoltura, erano al loro massimo splendore, ed il loro periodo di recessione graduale, includendo le persone che hanno vissuto e tuttora vivono in quei tempi.
La mostra
Grazie alla mostra "IMAGING KOREA – Oltre i Popoli, la Terra ed il Tempo", Ungheria, Germania, Polonia, Belgio, Kazakistan, Spagna, Italia e Corea, otto paesi con culture diverse, potranno assistere alle immagini ed alle sensibilità della Corea in uno scambio culturale, formando un legame speciale come a "catturare una stella dal cielo".
Info Artisti:
Quando, nel 1970, cominciarono a levarsi i primi venti di industrializzazione in Corea, KANG Woongu catturò, nelle sue fotografie, la vita quotidiana nelle campagne coreane. Le sue foto, fatte in un presente che da allora è diventato passato, catturano anche l'aura splendente della quotidianità, condividendo con il mondo le sensibilità coreane di un'era passata. Da nomade autoproclamato, KWON Taegyun, negli anni ottanta, ha vagato per la Corea racchiudendo, nella sua accurata inquadratura, l'energia e lo spirito di parenti, fratelli e amici nei luoghi delle loro vite. LEE Gapchul , in modo spontaneo ma irrazionale, prende ispirazione da fonti di vita interiore dei coreani e presenta le sue opere con consistenze granulose, cornici inclinate e messe a fuoco sparse. KIM Jungman riscopre la bellezza della Corea, una terra misteriosa ricca di tradizioni e dei colori delle quattro stagioni nei suoi 5000 anni di storia. PARK Jongwoo, nel paese diviso qual è la Corea, crea un reportage della realtà e dei paesaggi nella zona demilitarizzata, la quale taglia il bacino della penisola coreana. CHO Daeyeon esamina il lungo respiro dei monaci nei templi delle regioni meridionali, dove il Buddismo ha iniziato a diffondersi in Corea, ed esprime le sue opinioni sul Buddismo derivate dalla sua esperienza sul campo. SEO Heunkang trova i soggetti delle sue fotografie in palazzi reali, tombe reali e siti storici, tutto ciò di più pervaso da tracce di storia coreana. Gli elementi visivi delle sue fotografie sono espressi con il suo stile personale intento a catturare il momento e la luce migliore per rivelare le forme eleganti e potenti dei colori.
Informazioni, orari e prezzi
Inaugurazione: Mercoledì 22 Novembre 2017 ore 19.00
Orari:
da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 17.00
Ingresso libero
Maggiori info:
R.S.V.P.
Tel. 06441633
info@culturacorea.it
Dove e quando
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