Riporre gli oggetti di cui si fa uso, significa catalogarli; dargli una collocazione mentale, ancor prima che fisica. A seconda di come e dove scegliamo di collocare gli oggetti, in questi spazi, li interpretiamo percettivamente, tradendo una interpretazione spesso univoca.
“Sottosopra” rompe questi schemi: Li smonta e li disinnesca. Tutto viene visto in un’altra prospettiva e quindi reinterpretato, sentito, vissuto e percepito con un’ottica diversa. Nel mondo di “Sottosopra”, la collocazione del singolo oggetto, non avviene tramite la sua funzione specifica, ma attraverso una logica trasversale, che accosta “cose” dissimili tra loro per concezione o utilizzo, ritrovandosi l’uno a fianco all’altro, per una loro caratteristica trascendente la specifica funzione.
Ma quanto detto, può avvenire solamente grazie all’annullamento di quei concetti fisici su cui si struttura la nostra vita. Concetti come gravità devono necessariamente perdere di senso; pavimento e soffitto non hanno più alcuna importanza, ne differenza. Gli oggetti, le loro forme piuttosto, iniziano ad occupare liberamente lo spazio, in maniera più disinvolta, aprendo scenari e prospettive del tutto nuove e svincolate da giudizi e pregiudizi.
In questo modo, Altesì vi invita a vivere la sua filosofia con il suo primo evento espositivo. Attraverso un allestimento suggestivo e significativo, vi farà apprezzare nella loro essenza, i magnifici oggetti di design autoprodotto, con la loro carica innovativa, presenti in questi giorni nei nostri spazi. In mostra le creazioni di LUfER, artista poliedrico ed eclettico, le cui opere attuano la logica del riciclo di materiali, con grande libertà espressiva, ricca di contaminazioni; Marco Celidonio, a cavallo tra “arte” e “design”, crea con i più svariati materiali riciclati, sia naturali, come rami, legni trattati, ma anche con metalli e scarti di lavorazioni, oggetti dalla spiccata vena ironica, ma di grande eleganza, destando sempre stupore; Borse, cinture, monili di vario genere, ma anche oggetti di arredo: il tutto realizzato riciclando carta. Questo è il mondo di Ritagli di carta, che sfruttando la duttilità e versatilità di questo antico materiale, ne trascende la fragilità, conferendogli nuova vita e utilizzo; Gabriela Cantero presenta invece la sua collezione di tappeti e borse, create con la iuta proveniente dal sud delle Americhe. Affascinante materiale naturale, i cui segni del passato utilizzo, sono spesso evidenti, con i marchi dei commercianti di caffè Guatemaltechi, rendendo ancor più viva l’essenza di pezzo unico e irriproducibile.
Ad arricchire il già vasto panorama, durante il Vernissage di Sabato 21 Settembre, dalle ore 18.00, anche le performances artistiche di Roberta Parravano, le cui danze piene di suggestioni tra “Cielo e Terra” saranno accostate al segno e al colore in “divenire”, della sensuale pittura di Stefano Cianti.

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