La mostra ospita un ragguardevole corpus di opere scultoreo-musive inerenti ai fondamentali progetti realizzati dall'artista Patrizia Dalla Valle che, nel tempo, è giunta ad evidenziare come il mosaico possa essere un medium operativo di assoluta modernità. L'esposizione, a cura del critico e storico dell'arte Enzo Dall'Ara, è promossa da Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

In una realtà individuale e sociale ormai arresa all'emulazione e alla virtualità, la luce e i colori delle opere musive possono schiudere varchi di positiva affermazione esistenziale e di assertiva proiezione culturale.

In tale dimensione estetica, il connubio fra le opere musive di Patrizia Dalla Valle e gli splendidi ambienti della Casina delle Civette appare di estrema valenza concettuale. Le mirabili vetrate liberty degli spazi interni dialogano, infatti, in meravigliosa armonia, con le cromie e le luci vivide e auree delle creazioni in mosaico. Si ampliano, quindi, le valenze di due linguaggi artistici che, avvalorati dal calibrato allestimento dell'architetto Marta Severino, pervengono alla concretizzazione di un raro evento artistico-culturale.


Sull'arte di Patrizia Dalla Valle così si esprime il curatore:

«Dalla ricerca condotta in ambito ravennate è nato "Interno bizantino", un progetto che Patrizia Dalla Valle ha oggettivato in mirabile realtà scultoreo-musiva, avvertita come "leitmotiv" fondante del suo notevole iter creativo. In esso l'artista è tornata sovente ad immergersi, per estrarre dalla propria interiorità ulteriori germogli di memorante cultura. Ella ha avvertito appieno l'attrazione calamitante del mosaico bizantino, ne ha accolto l'originale sapienza tecnica, che ha offerto alle sue partiture musive. "Interno bizantino", comunque, non raccoglie soltanto somme memorie, esso rappresenta anche un percorso dentro l'anima dell'artista, dentro le righe di un diario che parla di vita e di vissuto.

Dalla componente più introspettiva sono poi emersi ricordi che riguardano ogni essere umano nel suo fragile ma insostituibile transito terreno. È scaturito, così, "Tagli dal tempo", un progetto tripartito in "Tracce", "Sedimenti", "Fenditure", in cui Patrizia Dalla Valle ha percorso e analizzato l'umana esistenza, dinamica e aspra, reclinata e arresa. Come ogni uomo o donna affida impronte e orme di vita allo scorrere del tempo, così la madre terra è traccia d'universo, sedimenti di roccia, fenditure di sconquassi tettonici. Il progetto "Ovuli" si afferma, invece, in un corpus di opere resinose, a supporto reticolo-metallico, che suggeriscono "uteri" materni punteggiati di tessere auree. Contenitori di vita espansi o lacerati, le creazioni suggellano il mistero dell'iniziale e sacro percorso vitale. "Ovuli" è, infatti, realistica traslitterazione scultorea degli attimi più intimi e fecondi di ogni esistenza».

Patrizia Dalla Valle è dunque artista di storia e di natura, evocatrice di memorie e di vissuti nei tempi della nostra modernità. Dopo un'acuta e prolungata meditazione su idea e progetto, l'artista si offre all'urgenza del "fare" quasi in un'indomita sfida. Da tale propensione operativa e dalla sua oggettivazione scultoreo-musiva è scaturito il titolo della mostra. METAMOSAICO sottende, infatti, un duplice significato estetico-culturale, affermando come il mosaico sia la meta cromatica e luministica della ricerca artistica di Patrizia Dalla Valle e come tale arte, dedicata alle Muse, travalichi l'oggettività fisica per elevarsi alla spiritualità metafisica.

La mostra sarà documentata in un pregevole catalogo pubblicato da Maretti Editore e contenente la riproduzione delle opere esposte, nonché le immagini relative alle fasi di allestimento.

Curatore Enzo Dall'Ara
Catalogo Maretti Editore

Informazioni, orari e prezzi

Orario mostra:
da martedì a domenica ore 9.00-19.00
Chiuso lunedì

Dove e quando

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