Il progetto, presentato per la prima volta nel 2013 alla Biennale di Venezia in concomitanza con la 55esima Esposizione Internazionale d'Arte, e successivamente all'interno della 72esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, è il risultato finale di una ricerca sulla città lagunare, che ha dato origine ad alcuni lavori realizzati in loco negli ultimi anni. La particolare configurazione di questa città storica la rende un interessante oggetto di studio e riflessione di cui l'artista può godere in prima persona come osservatore esterno, avendovi trascorso per lavoro tre mesi all'anno, dal 2004 ad oggi.

L'esposizione è composta dalla serie di fotografie Protocolli Veneziani e dal filmato Derive Veneziane. Gli scatti esposti, che riportano particolari architettonici di Venezia, evidenziano le peculiarità dell'abitare lontano dalla terraferma: è così che tubi, aperture, tombini, finestre chiuse, sembrano possedere una logica propria e raccontare la città attraverso le tracce di un'antica attività edilizia.
Analogamente il film, presentato e proiettato quest'estate alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, descrive un lato inesplorato della città, sconosciuto ai più, misterioso e al contempo affascinante, caratterizzato da una quasi totale mancanza di individui che, viceversa, durante il giorno affollano le calli in maniera spropositata.

Nuova mostra di Antoni Muntadas.

Informazioni, orari e prezzi

Ingresso libero

Info:
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