L'opera di Nilüfer Ergin, site-specific per la Galleria TRAleVOLTE di Roma, scandisce in un crescendo di citazioni, immagini di cronache quotidiane dolorose, simboli di drammi umani universali, metafore di eventi della memoria che pretendono di farsi storia. Storie di umanità dolenti costrette all'esodo forzato, mosse verso incerti approdi, rari nantes in gurgite vasto. Elementi e citazioni della classicità che si susseguono e si ripetono costanti nel tempo e secondo consueti itinerari. Itinerari dolenti di migrazioni epiche attorno al Mediterraneo. Quelle terre delle storia, ora solo terre di fuga dal dramma. Epòs di popoli e genti, spinte alla sfida contro il mare delle avversità. Deserti d'acqua e mari di sabbia che si mutano in allegoria sofferente del viatico umano. Dramma quotidiano mai abbastanza testimoniato dai protagonisti.
Testimoni muti, aggettivi di quantità negli elenchi numerici suddivisi per provenienze. Quantità espresse in anonime migliaia, mai riconosciute nella dignità dell'individualità.
Mappe e vie di fuga, aggettivi numerali e masse, segni antropomorfi e ritratti di maternità, territori violati e vite violate, simboli e metafore, realtà e testimonianze, tutti elementi della complessa narrazione dell'artista.
Narrazione di fatti quasi ineluttabile nel suo logico progredire. Così come è ineluttabile l'epilogo dei fatti oggetto di indagine, con la potente carica di effetti e conseguenze sociali come antropologiche. Analisi entomologica della realtà che tuttavia si fa poetica nello sguardo dell'artista. Selezione elettiva di oggetti e immagini, quella di Nilüfer Ergin, a cui si aggiunge una elaborazione di documenti grafici e interventi personali, tutto catalogato e esposto in successione secondo una sequenza meticolosa che intende evidenziare il particolare. Questa vera e propria cifra stilistica ed espressiva dell'artista si esplicita in una sequenza scandita e ritmata, composta dall'insieme di quegli elementi unici, oggetto di indagine, carichi di rimandi significanti e allegorici. Narrazione ritmata da dettagli di quotidianità, elementi del racconto assunti a continui rimandi della memoria riportata all'oggi. Storia e memoria, causa e effetto.
Marcella Guerrieri
Nilüfer Ergin é nata ad Ankara nel 1960, vive e lavora a Istanbul.
Laureata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Istanbul nel 1984, é attualmente direttore dell’Istituto di Belle Arti presso l’Università Marmara di Istanbul, dove svolge anche la sua attività come professore ordinario presso il dipartimento di Scultura della Facoltà di Belle Arti. Nella sua attività di scultore si distinguono i numerosi interventi urbani, tra cui il recente ‘Memoria Collettiva’ a Kad?köy, Istanbul. Esposizioni collettive e personali, nazionali ed internazionali, riconoscimenti e premi, oltre saggi e articoli contraddistinguono la sua produzione culturale.
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