I materiali in mostra sono una selezione dei disegni e delle poesie conservati presso il Museo Ebraico di Praga e realizzati dai bambini rinchiusi a Terezin, città-fortezza cecoslovacca che divenne, tra il 1942 e il 1944, il “ghetto dell’infanzia”.
Il lascito più struggente dell’attività artistica sviluppata negli ateliers clandestini di Terezín è rappresentato dalle produzioni dei piccoli “ospiti”: diari, riviste, 5.000 disegni e 66 poesie.

La mostra è dedicata al Comandante Max.

Simile a tutti gli altri inferni concentrazionari in quanto luogo di fame-malattia-morte-orrore, Terezín ebbe tuttavia una propria “unicità”, terribile e straordinaria al tempo stesso.
Da un lato, fu uno strumento della “campagna pubblicitaria” dei nazisti che, nel processo della soluzione finale della questione ebraica, lo utilizzarono cinicamente come Propagandlager, un palcoscenico da esibire alle delegazioni straniere in visita, un campo modello dedito alla musica, al teatro, all’arte.
Dall’altro lato, fu protagonista di un rigoglio creativo che fiorì spontaneo, ben oltre le messinscene pianificate dagli aguzzini: la cultura divenne un “necessario” nutrimento spirituale per i prigionieri, una sorta di baluardo opposto con la forza della disperazione alla minaccia incombente della Vernichtung, la riduzione al nulla.

La mostra è a cura di Anpi Roma ed è tratta dal catalogo edito a cura degli Enti Promotori della Mostra: Associazione versigliese Italia-Cecoslovacchia, Regione Toscana, Amministrazione provinciale di Pisa.
E’ promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura Servizio Spazi Culturali. Il materiale è stato realizzato da Coop Lombardia – Comitato Soci di Niguarda (Mi – Ornato). Si ringrazia ANCC Coop.

Informazioni, orari e prezzi

Casa della Memoria e della Storia

Orario:
Lun- ven ore 9.30-20.00;
Chiuso sabato e domenica

Info:
06 6876543
060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00)

Dove e quando

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