Lunedì 20 febbraio 2017 • ore 21

A TESTA SUTTA
di Luana Rondinelli

con Giovanni Carta
regia Giovanni Carta
musiche Massimiliano Pace

Giovanni è buono, è abbunazzato o abbabbasunato (come dice la gente). Giovanni è indifeso, Giovanni è l'ombra di un cugino che lo difende, lo ama, e non lo fa sentire diverso, perché l'unica diversità che vede è che Giovanni è "biondo con gli occhi azzurri mentre lui è nero con gli occhi neri". Giovanni racconta, racconta dei giochi da bambino, di quel nascondino (ammucciaammuccia), di quella conta che termina sempre prima, perché fa paura girarsi e non trovare nessuno, non trovare suo cugino. Giovanni racconta della gente, di una zona sbiadita di una Palermo che non accetta gli "indifesi", perché se non sei capace a lottare è meglio non esserci. Giovanni ci accompagna nella sua vita, nelle sue strade, e a guardare a "testa sutta" un mondo che non perde il suo significato ma ne acquista un altro più importante. Un dualismo perfetto tra due cugini, i piedi e la testa, la testa e i piedi, un gioco, se lo si fa in due non si cade... mai... anche se all'improvviso si perde "l'equilibrio"...

A novembre del 2016 Luana Rondinelli vince con il testo "A testa sutta" il premio Fersen alla Drammaturgia .

Giovanni Carta ha vinto il premio come miglior attore al "Festival Teatri Riflessi 2015".

"A testa sutta" vince il primo premio come miglior spettacolo giuria tecnica e miglior spettacolo giuria popolare al "Festival Monodrama 2015".

dal 21 al 23 febbraio 2017 • ore 21

GIACOMINAZZA
di Luana Rondinelli
con Giovanna Mangiù e Luana Rondinelli
regia Luana Rondinelli

musiche originali Adriano Dragotta

Note di regia
Ho cercato il più possibile di lasciare spazio alla parola e alla passione interpretativa, il dialetto siciliano ne facilita il risultato; un gioco di luci ci accompagna all'interno delle vite di due donne, Giacomina, vittima dell'oppressione e delle malignità della gente, cerca di scappare da una realtà che la renderebbe schiava e che le imporrebbe un determinato comportamento che la società vuole.
Pronta a lasciare tutto pur di essere se stessa, ma a complicare le cose un'infatuazione improvvisa che potrebbe far saltare i suoi piani; da lì l'idea di andare dalla cartomante del paese, perché se la gente è così cattiva, quell'amore non è altro che il frutto di un malocchio. Diversi incontri si susseguono e le due donne si ritrovano, una di fronte all'altra, a "battersi con le parole" per giustificare le loro scelte di vita. Giacomina, diversa per gli altri, è la persona più vera, l'astrologa costruitasi un personaggio è ormai agli occhi della gente la normalità che va rispettata, questo a volte a discapito della propria libertà.

Lo sguardo stolto della gente che ti guarda di traverso, lo sguardo "schifiato", molesto, indagatore e punitivo nei confronti di "Giacominazza" di fronte all'omosessualità dichiarata, lo sguardo del "lontani da me" di chi come Mariannina ha tante cose da nascondere, ma le ha nascoste bene e alla gente piace così. Un dialogo fra due donne, due generazioni, due modi opposti di affrontare la vita, le lega la stessa passione lo stesso modo di voler esserci a tutti i costi contro i pregiudizi inutili della gente, contro il chiacchiericcio maligno che spesso ci perseguita senza nessun motivo preciso solo perché "la gente" ha voglia di s-parlare.

Vincitore al concorso "Teatri Riflessi Festival Nazionale di Corti Teatrali" di Catania, come migliore drammaturgia (Luana Rondinelli).

Selezionato nella rassegna "Ma che cos'è questa drammaturgia contemporanea?" presso il Teatro Tor Bella Monaca di Roma.

24 e 25 febbraio 2017 • ore 21

in collaborazione con Gregni & Emidi

TADDRARITE
(pipistrelli)
atto unico scritto e diretto da Luana Rondinelli
con
Giovanna Mangiù, Luana Rondinelli, Silvia Bello
musiche Ottoni Animati e Roberta Prestigiacomo

Una storia "focosa", crudele, come la mia terra. Una storia vera di donne succubi, schiave, "sciroccate", prese alla gola dalla morsa del destino che le accomuna, dai segreti stretti in grembo, dalle lingue morse pur di non parlare ed evitare la vergogna, per rendersi coraggiose e sopportare le violenze subite dai mariti. Ho scelto la via dell'istinto, dell'ironia, dei sorrisi amari pur di non farle cadere sconfitte; la via delle parole sussurrate, senza prepotenza e con l'ingenuità e la tristezza che mi accomuna alla vita di "sti fimmine".

Una notte per svelare ciò che non era mai stato detto.
Tre sorelle vegliano, come nelle vecchie tradizioni siciliane, il marito morto della sorella minore. Il velo del silenzio, del pudore, delle bugie, viene squarciato da un vortice di confessioni e dall'esplosione di emozioni, in un chiacchiericcio di musicalità e pungente ironia le donne vengono trascinate in un'atmosfera surreale.
Grottesca e ilare è la visione drammatica della vita di queste donne, si ride e si sorride, e si ha il coraggio di affrontare con sarcasmo le violenze che non avevano mai osato confessare. Passata la lunga notte, l'anima del defunto, secondo tradizione, ha finalmente lasciato la casa. Il nuovo silenzio che avvolge le tre sorelle è ora intessuto di forza, di voglia di reagire e combattere perché ogni donna non dovrà nascondersi e nascondere più.

Giugno 2016 "Taddrarite" partecipa al "International Fringe Festival" di San Diego e al "Bi-National Fringe Festival" di Tijuana, Messico.
Maggio 2015 "Taddrarite" è stato selezionato per il festival "Inscena Festival • Il teatro italiano a New York".
Luglio 2014 "Taddrarite" vince il "Roma Fringe Festival", aggiudicandosi il premio miglior drammaturgia (Luana Rondinelli), miglior attrice e migliore spettacolo.
Nel 2013 Luana Rondinelli con il testo "Taddrarite" ha vinto il premio della critica e si è classificata seconda al "Premio Etica in Atto" per la nuova drammaturgia.
Maggio 2012 "Taddrarite" in finale al festival "Quirino autogestito", vince il premio come miglior attrice.
Novembre 2011 "Taddrarite" vince come migliore spettacolo al Teatro de Linutile di Padova

Dove e quando

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