La rassegna STORIE D’ITALIA organizzata dalla Casa del Cinema a partire dal 27 maggio, si propone di raccontare e rappresentare la società contemporanea nella sua trasformazione e nei suoi mutamenti.

Una serie di documentari – tutti coprodotti da Rai Cinema – attraverso i quali si cerca di analizzare i nuovi fenomeni sociali e le loro evoluzioni, di capire i problemi più attuali e urgenti della società contemporanea.

Dal problema delle carceri, a quello della mancanza del lavoro, dall’impatto dei lavoratori stranieri, alle nuove famiglie. Un cinema del reale, attento e sensibile ai mutamenti politici e sociali, che Rai Cinema sostiene e produce insieme ai produttori indipendenti.


La rassegna si divide in due tranche: la prima seguirà realtà tipicamente italiane mentre la seconda (che inizierà dopo l’estate) si occuperà di realtà internazionali.

Si comincia il martedì 27 maggio con la proiezione di Sbarre che nasce come un laboratorio didattico a cura di Daniele Segre organizzato dal Centro Sperimentale di Cinematografia e che ha come protagonisti i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria del carcere Sollicciano di Firenze. Segue mercoledì 4 giugno Fighting Paisanos di Marco Curti, proiettato nella settimana in cui ricorrono i 70 anni della Liberazione poiché tratta dei giovanissimi italo-americani che, arruolati nell’esercito statunitense, diedero il loro contributo nella Seconda Guerra Mondiale. Venerdì 13 giugno è la volta de L’occupazione cinese in cui, per raccontare la realtà di Prato, il regista Massimo Luconi cerca di mettere in evidenza i punti di contatto fra pratesi e cinesi più che i contrasti e i conflitti ancora non del tutto superati. Con Il pane a vita, proiettato venerdì 20 giugno, Stefano Collizzolli racconta la fine di un'epoca, quella del “posto fisso” e del diritto al lavoro, seguendo la vita di 3 operaie di un cotonificio nel bergamasco, in cassa integrazione. Chiude la prima parte della rassegna venerdì 27 giugno Mie care mamme, miei cari papà di Viviana Di Russo in cui, come si evince dal titolo, i protagonisti sono i figli di genitori omosessuali che raccontano cosa rende veramente felice o meno un figlio e cosa ne costruisce l’identità e l’attitudine alla vita. Tutti fattori che prescindono dall’orientamento sessuale dei propri genitori.

Dopo la pausa estiva a settembre partirà la seconda parte della rassegna con 4 documentari che esplorano il mondo oltre i confini italiani.

Sperduti nel buio di Lorenzo Pezzano e Federico Fava è anche il titolo di un film muto di Nino Martoglio del 1914, trafugato da una pattuglia nazista nell'autunno del 1943, insieme ad altre trecentododici pellicole in copia unica, il che porterà il regista in varie città d'Italia e d'Europa per ritrovarne le tracce.

Muri di Francesco Conversano e Nene Grignaffini che racconta due luoghi lontani del mondo in cui permangono in forma diversa due esempi di separazione: il confine che divide l'Arizona (USA) dal Messico e il ponte che separa il nord serbo dal sud kosovaro nella città di Mitrovica, in Kosovo.

Terra de fraternitade di Lorenzo d’Amico de Carvalho che a 40 anni dalla conquista della libertà, affronta un viaggio nel Portogallo di oggi alle prese con la peggiore crisi economica della sua storia recente nel tentativo di capire cosa rimanga dei sogni e delle speranze della Rivoluzione dei Garofani.

Indebito di Andrea Segre. Sulle tracce del rebetiko, la musica della ribellione greca, Capossela e Segre tracciano il ritratto tragico di un paese in cui la crisi economica ha svuotato di valore tutto cio' che non ha un prezzo. Ma, nonostante la crisi, resta il rebetiko e la voglia di cambiare le cose e di ribellarsi.

Informazioni, orari e prezzi

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Info:
http://www.casadelcinema.it/?event=storie-ditalia-documentari-coprodotti-rai-cinema#programma

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