Classe di ferro è incentrata sui problemi della terza età, trattati con una delicatezza e uno humour non frequenti nella nostra drammaturgia.
La vicenda è ambientata in un giardino pubblico di una grande città. Protagonisti sono tre anziani - Libero Bocca, Luigi Lapaglia e Ambra - che si sono conosciuti casualmente durante le loro quotidiane passeggiate.
Dopo una prima descrizione trionfalistica dei propri cari viene alla luce, un pò alla volta, la confessione amara di essere divenuti ormai un peso per figli e nipoti, il timore di appartenere a un mondo ormai scomparso, la consapevolezza della propria inadeguatezza e la conseguente paura di venire abbandonati in un ospizio.
A questo punto Bocca e Lapaglia progettano una fuga in piena regola, una sorta di evasione dalla grande città tagliando tutti i ponti con il loro passato per approdare in un piccolo paese di provincia, una sorta di terra promessa dove poter finalmente conseguire quella felicità cui hanno sempre teso ma che non hanno mai conseguito. Ma il finale, che giunge rapido e imprevisto, riporta tutti, personaggi e spettatori, alla cruda realtà della società moderna. Classe di ferro è una splendida parabola sulla terza età, una commedia che sollecita tutta una serie di riflessioni sul destino, molto spesso crudele, dell'anziano nella nostra società. Un testo, che alternando leggerezze e ingenuità con alcuni momenti di profonda commozione, lascia una traccia profonda nello spettatore.


Paolo Bonacelli, Giuseppe Pambieri, Valeria Ciangottini
Di A. Nicolaj
Regia di Giovanni Anfuso

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