Dopo il successo di pubblico e di critica al Teatro Lo Spazio di Roma e al Teatro Il Primo di Napoli, Teresa del Vecchio riporta in scena Eder Speranza lo spettacolo da lei scritto e interpretato, diretto da Giorgio Carosi. L'attrice, quest'anno, sceglie il Teatro Millelire di Roma e, dal 23 al 28 settembre, farà rivivere le emozioni e i sogni della protagonista.

Un monologo coinvolgente, intenso e ironico di una donna che, in maniera buffa, ci conduce nella sua problematica storia familiare, nel suo mondo di amare realtà e dolci sogni.
Eder Speranza con la sua allegria e il suo desiderio di “voler cominciare il futuro”, ci presenta i personaggi che hanno affollato la sua vita facendoli rivivere in dialoghi ricchi di botte e risposte, in un linguaggio decisamente vivace spennellato dal colore dialettale partenopeo.

Lo spettatore segue la sua vicenda nel trascorrere del tempo e nel susseguirsi degli eventi. Eder si innamora e, ancora una volta, sogna. Infine, tra racconti e segrete confidenze, in un fondersi confusionale di passato e presente, finzione e realtà, il pubblico diventa testimone dell’inestricabile gabbia nella quale vive tutta la sua vita.

Note di regia
Benché non ami molto i monologhi a teatro, quando ho letto “Eder Speranza” me ne sono immediatamente innamorato. Una delle cose che più mi ha colpito è stato il fatto che il racconto avesse in sé una struttura dialogica e la possibilità di entrare ed uscire dalla tanto temuta quarta parete. Così ho pensato, con l’ausilio e la disponibilità dell’ autrice del testo nonché interprete, di utilizzare tutti questi elementi facendo rivivere la vicenda della protagonista come fosse una commedia. Si alternano quindi passaggi in cui lei ci presenta i personaggi che popolano la storia e ce ne parla, ad altri in cui li interpreta lei stessa, ad altri ancora in cui ci dialoga come se loro fossero lì ed è allora che si alza la quarta parete. In una chiave di lettura naturalistica che mischia il più possibile, e il testo me ne ha dato la possibilità, momenti di comicità schietta ed ironia a momenti piuttosto drammatici il più possibile senza compiacimento.
La scena è abbastanza ricca di elementi e di luoghi che la protagonista fa rivivere man mano che si svolge la vicenda. Il mio obiettivo è stato quello di evitare la staticità che spesso è riconoscibile nelle strutture monologanti.
(Giorgio Carosi)

Informazioni, orari e prezzi

Teatro Millelire

Ore 21.00
domenica ore 18.00

Costo biglietto:
intero 12.00, ridotto 10.00,
tessera associativa 2.00

Info e prenotazione
Millelire.org
06 39751063 – 333 2911132

Dove e quando

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