La Compagnia di Teatro Civile Anemofilia presenta HERBARIE. Le chiamavano streghe.

Testo di Silvia Pietrovanni – Regia di Simone Fraschetti
con Rossella Barrucci, Valentina Conti, Simone Fraschetti, Isabella Mariucci

Streghe: sotto questa parola si nascondevano anche le donne sapienti che conoscevano bene l'uso di piante risanatrici. Nella condanna delle streghe va a confluire il risentimento della medicina dotta e maschile per quella popolare e femminile, una medicina che si avvaleva dell'esperienza diretta sul corpo, corpo sul quale la medicina voleva avere il possesso, e il controllo. Chi erano queste donne e come curavano?

Tre donne erboriste, tre età per un'arte antica, che vedeva nelle piante non solo la sostanza ma anche la sua qualità spirituale, coscienti che ogni filo d'erba ha la sua voce e la sua storia. Sulla scena Mercuria, la nonna, che ha tramandato alla figlia, Caterina, la sua sapienza e la sua visione, e Lucia, la più giovane apprendista herbaria. La gente del popolo bussa alla loro porta, chiede loro aiuto e consiglio, coscienti di trovare ascolto e comprensione come prima cura. A spezzare il loro legame una figura maschile che da medico moderno si trasforma in inquisitore, svelando un continuum di pensiero che dal Medioevo a oggi porta alla svalutazione, se non alla condanna, delle medicine alternative.

“L’ andare in sogno è una cosa che si apprende.”
"- Facere cum herbis: non è solo la pianta a curare, ma anche il gesto, la parola, la preghiera. Ogni pianta possiede una storia di guarigione, ma questo linguaggio sono in pochi a capirlo".
"- Pensi che un giorno ci chiederanno scusa? - Non lo so, so solo che la storia la scrivono i vincitori e non i vinti”.

Informazioni, orari e prezzi

Doppio teatro

Ore 21.00
domenica ore 18.30

Dove e quando

Potrebbe interessarti in Spettacoli