Una domenica dell’agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all'uomo che coinvolge un po’ tutti, bambini compresi. Ma questo non è solo il racconto di una giornata. E’ il racconto di un’infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un’epoca. Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni viene ricostruito il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco di quegli anni nel profondo Sud. Un sud che oggi non c’è più, piazze e comunità che si sono svuotate e si sono imbarbarite, o sono state svendute. Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande e rivali e giochi pericolosi. Nessuna cartolina, nessuna nostalgia: è un mondo duro, cupo, eppure comico e grottesco. Un mondo fotografato un attimo prima di scomparire. Un mondo di figure mitiche, contadini, preti, nonni, libellule, giornaletti e una gran voglia di diventare grandi, chissà poi perché.

Fabrizio Saccomanno è attore, regista e pedagogo dal 1998, quando ha iniziato a lavorare con i Cantieri Teatrali Koreja. È autore e co-autore di alcuni degli spettacoli di cui è anche interprete (tra questi Via - Epopea di una migrazione e Iancu, un paese vuol dire). Attualmente, oltre a condurre una scuola di teatro, è impegnato come attore nella nuova produzione di Thalassia Teatro sulla strage della motovedetta Kater i rades, e con Francesco Niccolini sta realizzando un nuovo lavoro su Antonio Gramsci, che debutterà nel carcere di Turi a fine maggio 2014.
Francesco Niccolini, drammaturgo e sceneggiatore, ha scritto per Marco Paolini, Sandro Lombardi, Anna Bonaiuto, Angela Finocchiaro, Giuseppe Cederna.

Fabrizio Saccomanno
IANCU UN PAESE VUOL DIRE

testo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
diretto e interpretato da Fabrizio Saccomanno
scenografia Lucio Diana
con il sostegno della Residenza Teatrale di Thalassia, grazie a Giulio Petruzzi e alla comunità di Tuglie
Debutta per la prima volta a Roma, dal 23 al 26 aprile 2015, nell’ambito della stagione congiunta DOMINIO PUBBLICO lo spettacolo Iancu un paese vuol dire, un testo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno con Fabrizio Saccomanno. Lo spettacolo per Dominio Pubblico in Regione con la collaborazione di ATCL sarà il 22 aprile all’Opera Prima di Latina.

Informazioni, orari e prezzi

Orari:
dal martedì al sabato ore 21.00
domenica 17.30

Biglietti:
10 euro (intero)
8 euro (ridotto) + tessera associativa annuale (3 euro)

Info:
06.6875550

Programma completo su:
dominiopubblicoteatro.it

Dove e quando

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