Dal 24 al 28 settembre 2014 la Compagnia Teatrale Sogni di Scena porterà al Teatro Le Salette di Roma (vicolo del Campanile, 14 - Borgo Pio) la Cantatrice Calva di Eugène Ionesco.
La Cantatrice Calva (La cantatrice chauve) è la prima opera di Eugène Ionesco, datata 1950 ed è anche il primo esempio del cosiddetto teatro dell’assurdo, un genere teatrale in cui si fa un uso esasperato di frasi fatte, ripetizioni, dialoghi contrastanti e senza senso; per tale motivo Ionesco definisce la sua opera un’anticommedia. L'azione teatrale è ridotta al minimo, i personaggi sono sfumati, interscambiabili, quasi per niente caratterizzati, perché essi rappresentano dei simboli, sono l’immagine dell'insignificanza degli esseri umani, intrappolati nelle loro abitudini, incapaci di comunicare e di dare un senso alla loro esistenza.

La Cantatrice Calva è la “tragedia del linguaggio”, protagonista è la parola che si
disarticola in un lessico che si priva progressivamente del suo significato originario, e si basa su ammassi di frasi fatte che non generano altro che slogan e banalità.
Gli spettatori assisteranno ad uno spettacolo ambientato in un “salone borghese”, in un tempo e in uno spazio futuro non ben identificabile, in cui però i concetti e i contenuti dell’opera di Ionesco sono rispettati. Tempo e spazio futuri dunque, per evidenziare come determinati atteggiamenti sbagliati, saranno ancora presenti, se non si provvederà a cambiarli, quindi un monito per noi tutti. Atteggiamenti sbagliati come la mancanza di comunicazione fra gli esseri umani, soprattutto all’interno della coppia; una maschera di finta cortesia e cordialità che indossiamo, ma che nasconde in realtà la vera natura
umana, fatta di violenza e aggressività brutale e la mancanza di personalità e di carattere dell’essere umano.

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Teatro Le Salette

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