Appartenente alla comunità ellenica della grande città turca, Elena (in greco Elèni) come tanti altri greci prima e dopo di lei fu costretta, a metà degli anni '60 del secolo scorso, quando aveva poco più di vent'anni, ad abbandonare la sua terra e la famiglia ed emigrare in Germania alla ricerca di un lavoro e di un'indipendenza sociale ed economica, invece che dover finire per sposare un turco ed abbracciare l'islamismo come sarebbe stato il suo destino. La famiglia partì per la Grecia e lei in pochi giorni decise di cambiare vita, un'esistenza che fino ad allora era stata agiata e benestante, abbandonando tutto e conservando solo i ricordi dei giorni della giovinezza. Dopo persecuzioni, prese il treno e via per la Germania in cerca della libertà. Lì incontrerà un italiano anche lui emigrato per lavoro e diventerà suo marito.

Il lavoro si avvale del patrocinio dell'Ambasciata di Grecia a Roma e la colonna sonora – un'opera in otto movimenti - è stata scritta dal celebre musicista compositore Sakis Tsilikis, mentre la canzone Elena della Polis, con i versi di Spiros A. Metaxas musicata dallo stesso Tsilikis è cantata dalla splendida voce di Vasia Zilu, interprete di grande talento capace di emozionare e commuovere.
Con Valentina Rota, Giuseppe Calamunci, Clara Magazzino e Carmelo Lorizio.
A cura di Alfredo Traversa.

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