Il 30 LUGLIO alle ore 15.00 nel carcere di REGINA COELI apre la rassegna Teatro a Righe 2014 lo spettacolo tratto dall'opera di Tommaso Landolfi "QUELLO CHE RIMANE" di e con CHIARA CONDRO', ELISA TURCO LIVERI e MENUEL CASCONE. Musiche di Manuel Cascone, video di Salvatore Insana, luci di Giovanna Bellini.
Tre figure rinchiuse dentro una gabbia si muovono evocando i personaggi del racconto di Landolfi. Lilla e Nena, le due “zittelle” prendono sembianze animalesche, sono loro a somigliare a delle scimmie, molto più del piccolo cercopiteco Tombo, che appare invece come il fanciullo di casa, elegantemente incatenato.In questa favola nera, Landolfi ci regala solide fondamenta su cui edificare un mondo malato, cupo, talvolta demenziale, in cui la pretesa di devozione estrema e l’ostentazione della putrida castità generano un linguaggio bestiale, ridicolo, che mescola presunti latinismi alle più grette volgarità gergali.
Oltre la gabbia, l’esibizione del circo deforme continua: la santa messa sarà celebrata dal più abietto degli animali; le arringhe disturbate del prete dalla doppia coscienza, “gemello-siamese-di-se-stesso” saranno declamate, per giungere infine al sacrificio estremo. Una religiosità blasfema e malferma per una disputa tutta terrena e sanguigna tra rampante (razzolante?) curiosità di conoscere (o di saper [vedere]) la verità. Studio di corpi e anime su quanto assoluto possa diventare il relativismo e su quanto relativo si debba confessare ogni assolutismo. E diabolico piacere d'andare avanti per sensi e per sensazioni improvvide, improvvise, impudiche, improvvisate, gioco fatale del tagliar la testa e tarpar le ali alla fede (in sé stessi e in chi ci sovrasta o meno).
Paganesimo teatrale, semiotica irrituale d'una messa ri-messa in scena e in discussione del linguaggio officiante sentenze e dettante compiacenti comode vertenze.
Contraltare dell'ovvio e mortifero imbalsamato adattamento d'un testo d'alto valore letterario, qui le pratiche sconsacrate e dissacranti giocano a imporre un nuovo approccio sul sacro. Su quel che ha a che fare con l'infernale e con il superiore. Poiché, se giudicherete le due zittelle cupamente rilegate in fondo alla benevolenza divina, ammutinatesi dall'ufficialità confessionale, non farete altro che riconsiderare e ripensare anche il loro opposto, il più limpido dei regni celesti.
Risicata più di quanto si creda è la soglia che separa il più dignitoso dei portamenti dalla sua grottesca parodia.
L'inganno del dirsi certi delle proprie azioni è smascherato dalla risibilità del proprio stesso atteggiamento.
Informazioni, orari e prezzi
Regina Coeli
Via della Lungara, 39
Dove e quando
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