SISTEMA CECHOV: TRE SORELLE – IL GABBIANO
Compagnia Stabile del Molise/Uffici Teatrali
dal martedì al giovedì TRE SORELLE
dal venerdì alla domenica IL GABBIANO
da ANTON CECHOV
adattamento e regia FILIPPO GILI
Quindici attori coinvolti, due grandi testi classici come Il Gabbiano e Tre sorelle di A. Cechov, per quattro settimane consecutive al Teatro Argot Studio di Roma dal 22 ottobre. Questo è il nuovo e originale progetto della Compagnia Uffici Teatrali composta da Pier Giorgio Bellocchio, Massimiliano Benvenuto, Vincenzo De Michele, Beppe Filipponio, Francesco Frangipane, Filippo Gili, Arcangelo Iannace, Omar Sandrini e Vanessa Scalera in collaborazione con Compagnia Stabile del Molise per la regia di Filippo Gili che porteranno, per la prima volta a Roma, il loro attesissimo Sistema Cechov.
Ogni opera di Cechov, e più che mai Gabbiano e Tre sorelle, ci dice che Tempo e Psiche sono la stessa cosa: una trappola sospesa, un’area di servizio fra coazioni ignote, un parcheggio dove non trovare il modo di star fermi, o trovarlo mentre la storia ci scarrozza a mille all’ora. Con ‘mondi’, non battute, che atterrano dentro la scena. Mondi spaesati, spalancati, ammutoliti da una sopravvivenza troppo diversa dalla vita. Ed è proprio mettere in scena quei mondi smarriti, più che le loro battute, la nostra sfida. Render viva quella casa fuori dal mondo, muover l’anima di estemporanei che sanno d’essere estemporanei, mettere onde alte nel più protetto lago, far sonare non iconografici sospiri, ma la violenza intima, sorda, che sballotta quelle anime, mentre intorno non succede nulla, troppo indietro l’ottocento, e troppo avanti il secolo a venire. In che modo? Non mettendo in scena uno splendido testo: ma una necessaria sistematicità.
(Filippo Gili)
BIO: Uffici Teatrali nasce dall’incontro di un gruppo di artisti animati dalla stessa necessità: rompere sistemicamente il diaframma che separa pubblico e scena, testo e ascolto, palcoscenico e platea. Rimescolare in apparati di rappresentazioni centrali i grandi classici del teatro; privilegiare i titoli; buttarli nella mischia di un ‘circuito’ di fatti, e visioni, tutti partecipi dell’atto. Ripassare i fondamenti della letteratura osando la loro dicibilità; far cadere il sipario sulla recitazione non smettendo di essere teatrali. Perché non esiste la recitazione teatrale: esistono ‘avvenimenti’ teatrali. Questo l’ufficio che ci proponiamo: portare avanti non più idee di regia, ma un’idea di teatro in cui la scenografia, sorta di moderna skenè articolata in frammenti di attrezzeria funzionali alla credibilità di un dramma antico e alla credibilità di un dramma moderno, non cambi. L’‘ufficio’, come sviluppo di un lavoro impietoso: esegetico ed espressivo. Arrivando al cuore vivo delle relazioni, non badando a una impossibile verità, ma ad una possibilissima Vita.
Informazioni, orari e prezzi
tutti i giorni ore 21:00
domenica ore 17:30 - lunedì riposo
Biglietti: 12 euro,
10 euro (ridotto),
6 euro (cral)
+ tessera associativa (3 euro)
Teatroargotstudio.com info@teatroargotstudio.com
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