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Via Raffaele Persichetti, 3 - 00166 - Roma (RM)

Porta San Paolo fa parte del complesso delle mura Aureliane realizzate dall'imperatore Aureliano nel 275 d.C. e si presenta come tra le meglio conservate di tutto il circuito murario. L'attuale nome le fu conferito nel medioevo in ragione della vicinanza alla Basilica di San Paolo raggiungibile mediante la via Ostiense che iniziava il suo percorso verso Ostia proprio da questa porta.
Nella fase originaria era costituita da due archi gemelli con due torri semicircolari. Restauri e ristrutturazioni furono eseguiti sotto gli imperatori Massenzio (306-312 d.C.) ed Onorio (401-403) modificandone l'aspetto che attualmente esibisce un arco d'ingresso e una controporta a due archi. La porta subì anche rimaneggiamenti più tardi. Durante la guerra Greco-Gotica, nel 544 d.C. da qui entrarono a Roma i Goti di Totila. La porta oggi appare isolata ma era originariamente collegata al tratto delle Mura Aureliane che scende dalla collina di San Saba fino alla piramide di Caio Cestio. Venne isolata dalle mura già nel 1920 per agevolare il traffico nella piazza, mentre la parte delle mura che la collegava alla Piramide andò distrutta durante i bombardamenti del 1943.
Oggi la Porta ospita il Museo della via Ostiense realizzato nel 1954 per illustrare la topografia del territorio compreso tra Roma ed Ostia che, per l'appunto, in età romana era scandito dall'importante asse stradale della via Ostiense. In esso si conservano materiali provenienti da tale zona tra cui vanno segnalati tre arcosoli dipinti provenienti da una tomba del III sec. d.C. presso la Basilica di S. Paolo e numerosi calchi di iscrizioni e cippi funerari. Al primo livello dei due torrioni sono esposti due importanti plastici, eseguiti da Italo Gismondi, che rappresentano l'antica città di Ostia e il complesso dei porti imperiali di Claudio e Traiano. Nella torre orientale vi sono resti di affreschi databili tra la fine del XIII e gli inizi del XIV sec. che decoravano una cappella in cui si riuniva una comunità bizantina.