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Viale Enrico De Nicola, 79 - Roma
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Estese tra il Viminale e il Quirinale su una superficie di oltre 13 ettari, le Terme di Diocleziano sono il più grandioso complesso termale mai costruito nel mondo romano. Edificate tra il 298 e il 306 d.C., le Terme furono trasformate a partire dal 1562 da Michelangelo che vi realizzò la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani e diede l'avvio alla realizzazione della Certosa occupando numerosi altri ambienti. Il complesso era formato da un vasto recinto esterno con l'ingresso principale sull'asse dell'attuale via Gaeta; a questo corrispondeva, sul lato opposto, un'enorme esedra con gradinate, forse usata per spettacoli teatrali, ricalcata da Koch nella realizzazione di Piazza della Repubblica, nota appunto come Piazza Esedra. Ai lati del recinto erano due sale circolari riconoscibili, la prima all'inizio di via del Viminale, accanto alla Casa del Passeggero: su di essa è apposta l'iscrizione del papa Clemente XI che ricorda la sua inclusione nei granai. Interamente conservata l'altra rotonda dove, tra il 1598 e il 1600, fu collocata la chiesa di S. Bernardo alle Terme. Dal recinto si accedeva al giardino (xystus) al centro del quale si trovava il complesso termale vero e proprio, costituito dagli ambienti riscaldati, il frigidarium, il tepidarium e il calidarium; il tepidarium e il frigidarium sopravvivono oggi nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, mentre del calidarium resta solo il muro curvilineo che forma la caratteristica facciata concava della Basilica. Ai lati del corpo centrale erano disposte, in modo simmetrico, due vaste palestre e una serie di ampi ambienti, le cosiddette Grandi Aule che progressivamente si stanno restaurando e aprendo al pubblico. Il percorso di visita si snoda tra gli ambienti delle Terme e comprende il Museo Epigrafico, con i suoi tre piani dedicati alla comunicazione nel mondo romano, e il Museo Protostorico, con i materiali di epoca protostorica provenienti dal Lazio.