"Il mio debutto a Roma". Veronika Eberle dal Festival di Salisburgo a Roma col suo Stradivari

Il mio debutto a Roma

Categoria: Concerti
Il 09/03/2013
In città
Piazzale Aldo Moro, 5

Il 09/03/2013

Debuttava a 17 anni con i Berliner Philharmoniker al Festival di Salisburgo
e ora debutta finalmente anche a Roma Veronika Eberle, giovane violinista di talento, equilibrio e maturità eccezionali.

Sabato 9 marzo alle 17.30 la IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti presenta nell'Aula Magna della Sapienza la violinista Veronika Eberle, al suo debutto a Roma, accompagnata dal pianista Sonwook Kim.
Veronika Eberle è considerata, a soli 24 anni, uno dei violinisti più promettenti dei nostri giorni. Nata nel 1988 a Donauwörth (Germania), ha iniziato lo studio del violino a sei anni. Ha dato il suo primo concerto all'età di dieci anni e da allora ha suonato con le migliori orchestre del mondo, quali la New York Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic, la Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la Swedish Radio Symphony (con la direzione di Daniel Harding), la NHK Symphony di Tokyo e altre prestigiose orchestre. Ha fatto particolarmente sensazione il suo debutto al festival di Salisburgo nel 2006 con i Berliner Philharmoniker diretti da sir Simon Rattle. Di un suo concerto la Frankfurter Allgemeine Zeitung ha scritto: "Un'esperienza di leggerezza ineguagliabile, bellezza musicale, duttilità e maturità artistica".
L'eccezionale talento, l'equilibrio e la maturità le hanno valso numerosi riconoscimenti, tra i quali i premi della Nippon Foundation (che le ha messo a disposizione il violino Stradivari “Dragonetti” del 1700) e del Borletti-Buitoni Trust di Londra.
Suo collaboratore al pianoforte è il coreano Kim Sunwook, che, come la Eberle, è nato nel 1988 e ha dato il suo primo concerto a soli 10 anni. È salito alla ribalta con la vittoria al Concorso Pianistico di Leeds nel 2006, diventando il più giovane vincitore del concorso: da allora ha iniziato una brillante carriera internazionale.
Il concerto si apre con la Sonatina in la minore D 385 di Franz Schubert, che - nonostante il titolo al diminutivo - è tra le opere di maggiori dimensioni del periodo giovanile dell'autore, che la scrisse a diciannove anni. La Sonata n. 3 in re minore op. 108 è invece un'opera della piena maturità di Johannes Brahms e rivela una sovrana maestria nel trattamento di un materale mleodico di grande ricchezza; il tenero e appassionato Adagio è uno dei vertici di questa Sonata possente e allo stesso tempo capricciosa e brillante. Conclude il concerto la Sonata n. 1 in do diesis maggiore op. 21 di Bela Bartók, che ben rappresenta la personalità del grande compositore ungherese, il cui amore per le antiche tradizioni popolari non è mai stato d'ostacolo all'interesse per gli sviluppi della musica del suo tempo, rappresentati in particolare da Debussy e Stravinskij.

Programma:

Schubert Sonatina in la minore D 385
Brahms Sonata n. 3 in re minore op. 108
Bartók Sonata n. 1 in do diesis maggiore op. 21

Informazioni

Il 09/03/2013


Aula Magna
Sapienza Università di Roma

Ore 17.30

Biglietti:
Interi: da 12 euro a 20 euro (ridotti da 10 euro a 16 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro

Info:
06 3610051
http://www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

Luogo

In città
Piazzale Aldo Moro, 5

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