Lorenzo Calvani, giovane cantautore romano, la cui musica, una forma moderna di cantautorato rock, è incentrata su tematiche sociali come le morti bianche in “Morte bianca che più bianca non si può”, presenterà il proprio primo album “Aspetto Godot” in occasione dell'inaugurazione del teatro off “Doppio Teatro” di Roma.
Il suo progetto musicale, sebbene allo stato primordiale ma già caratterizzato da una forte personalità e maturità umana ed artistica, è di sicuro interesse per tutti gli appassionati del cantautorato italiano e degli emergenti.
Ecco cosa ne pensa il critico Marcello Berlich:
“Disco d’esordio per Lorenzo Calvani, romano (di Colleferro), classe 1986, una precedente esperienza in un gruppo hard rock e che all’attività di musicista ha affiancato quella teatrale.
L’attesa e la speranza di un domani che tarda ad arrivare, o che in alcuni casi non arriverà mai: è il filo ‘concettuale’ che unisce gli undici brani presenti (la gran parte cantati in italiano, ma c’è spazio anche per un paio di pezzi inglese), riassunto nel titolo, un “Aspetto Godot” più che mai evocativo.
Che siano le ‘magnifiche sorti progressive’ immaginate dal ’68 o la molto più ‘terrena’ speranza di trovare un lavoro stabile nel secondo decennio del XXI secolo, il ‘Godot’ di Calvani più che farsi attendere sembra intenzionato a non manifestarsi mai, allontanandosi sempre di più.
Accompagnandosi con la sola chitarra, in un disco dalla preponderante impronta acustica, il cantante romano si alterna tra l’osservazione disillusa della società circostante, aprendo il disco con la più che mai amara Morte Bianca, dedicata ad un ragazzo morto nel crollo del controsoffitto dell’aula dove stava seguendo una lezione, che diventa simbolo delle tanti morti bianche che hanno costellato gli ultimi anni del nostro Paese: quelle sui posti di lavoro, ma anche quelle dovute alle
grandi e piccole ‘catastrofi naturali’, frutto più dell’incuria umana, che non dei fenomeni della natura.
In parallelo, Calvani sviluppa il tema dei sentimenti e dei rapporti interpersonali, episodi nei quali il disco trova i momenti più leggeri, con accenti quasi giocosi e in cui trova spazio una certa teatralità’, frutto dell’esperienza del cantautore romano.
Con corrosivi attacchi a certe figure innalzate agli ‘altari’ dai media (Il filosofo scrittore) o sentiti omaggi al proprio ‘pantheon’ di riferimento (Lennon, Pasolini e Monicelli, in Disegna), Lorenzo Calvani confeziona un disco che scorre via veloce e che mette efficacemente in mostra le proprie potenzialità, proponendo all’ascoltatore quella che potrebbe diventare una nuova ed interessante voce del panorama musicale capitolino.”
Dal 23/03/2013 al 24/03/2013
teatro off “Doppio Teatro”
Sabato 23 e domenica 24, ore 21,30
In città
via Tunisi, 16