Silvia Stucky. Come l'acqua che scorre

Personale d'arte

Categoria: Gallerie
Dal 07/01/2021 al 30/01/2021
In città
Largo Mesia, 3 – Roma (Centro)

Dal 07/01/2021 al 30/01/2021

Silvia Stucky. Come l'acqua che scorre
installazione crescente | azione performativa | partecipazione distante del pubblico
intervento nell'ambito del progetto Connessioni  in equilibrio
MESIA SPACE Arte Contemporanea, Largo Mesia 3,  Roma
7 gennaio 2021 – 30 gennaio 2021, dal martedì al sabato ore 12.00 – 20.00
Inaugurazione giovedì 7 gennaio ore 15.30
nei giorni di giovedì e sabato sarà presente l'artista

Lo spazio MESIA crea la connessione. Piccolo, bianco, invita a una riflessione interiore, e allo stessa tempo si apre all'esterno, ti connette col mondo al di fuori.  Mi lascio trasportare come acqua che scorre, trovando nuovi equilibri. Dentro di me, fuori di me. Guardo, vedo e sono vista.
"Vedente e veduto, emozioni e ambiente sono elementi sempre inscritti l'uno nell'altro; la loro divisione è puramente nominale, frutto della necessità analitica del discorso, del linguaggio. Il vedere profondo, non superficiale, è un vedere che diventa anche un ascoltare, un contemplare, un entrare in risonanza con il suo oggetto. Il vedere, così inteso, diventa altresì un essere visto, essere accolto in seno all'ambiente nel quale lo sguardo spazia, si muove, circola – proprio come il qi.  Anche lo sguardo, lungi dall'essere la proiezione monodirezionata di un raggio ottico, si trasforma in una circolazione energetica, respiratoria. Il termine ? gu?n dice proprio il contemplare, l'osservare, il vedere non distratto né superficiale; esprime il comprendere in profondità".  

progetto Connessioni a cura di Mesia Space
La vetrina di Mesia è luogo fisico e spazio di pensiero per la creazione di CONNESSIONI, il nuovo progetto di MESIA SPACE che da settembre 2020, di mese in mese, ospiterà 13 installazioni site-specific. Gli artisti, come in una "residenza", avranno a disposizione lo studio adiacente allo spazio espositivo e potranno di volta in volta realizzare le proprie opere con momenti di work in progress performativo. Il pubblico potrà relazionarsi ai lavori dalla piazza antistante e tramite i social potrà interagire con gli artisti lasciando un segno a testimonianza del proprio passaggio con immagini e testi che andranno ad arricchire quelli postati dagli autori stessi per documentare l'evolversi degli interventi in corso.
La molteplicità e le divergenze di formazione e stili emerse nelle opere esposte in MESIA SPACE dal 2015 è condizione di partenza per queste nuove CONNESSIONI - espresse da ogni artista con parole diverse per arricchire e specificarne il senso - in un ampliamento di orizzonti basato sul rapporto significativo con "l'altro", un bisogno umano che nell'isolamento forzato causato dal Coronavirus – scandito dal tempo lento e dalla paura - ha ritrovato necessità e anche nuovi mezzi per esprimersi.
L'idea di bosco può cogliere il multiforme insieme di punti vista espressi dai vari interventi, il loro interagire ed influenzarsi reciprocamente. Gli alberi e le piante nella loro apparente immobilità e isolamento sono pienamente interconnesse al territorio e a tutto l'ambiente nel senso più ampio, la vita degli animali sulla terra dipende di fatto dal loro apporto in termini di aria, acqua e cibo. Nel bosco, con l'aiuto di funghi e licheni, gli alberi sono collegati l'un l'altro in modalità molto sofisticate attraverso una rete orizzontale di apparati radicali che gli permettono di scambiare informazioni vitali e di cooperare, inglobando – paradossalmente - in questo network utile alla sopravvivenza anche elementi, come i tronchi secchi, tecnicamente morti.
Il bosco come organismo complesso può oggi essere considerato non solo metafora dell'altrove ma anche essere ispirazione per vivere l'appartenenza al proprio contesto di vita con modalità che consentano di immaginare ancora un futuro per l'umanità, dove la cooperazione, la solidarietà e la sostenibilità siano in primo piano, giustapponendosi al "mors tua vita mea" che ha caratterizzato nei secoli l'approccio ecologico dell'homo sapiens.

Silvia Stucky vive e lavora a Roma. Il suo lavoro, che include pittura, libri d'artista, fotografia, video, installazione e performance, è stato esposto in gallerie e musei in Italia, Argentina, Cile, Ecuador, Egitto, Francia, Germania, Regno Unito, Grecia, Indonesia, India, Iran, Marocco, Paesi Bassi, Svizzera, Tailandia, Turchia, USA. Attenta alla natura, alle tematiche inerenti all'ambiente, al pensiero delle altre culture, Silvia Stucky pone al centro del suo lavoro l'acqua, l'immobilità nella mutevolezza, la semplicità e profondità della vita quotidiana.
https://silviastucky.wordpress.com/
https://www.facebook.com/silvia.stucky.9

Informazioni

Dal 07/01/2021 al 30/01/2021
GRATUITO PER FAMIGLIE DI GIORNO

Luogo

In città
Largo Mesia, 3 – Roma
Centro

Mappa

Vai al sito per la versione completa
Il sito utilizza i cookies, anche di terzi, necessari al funzionamento e per inviare pubblicità. Accetta