Der Park è una tragicommedia che Botho Strauss ha scritto appositamente per Peter Stein nel 1983.
In Der Park la solitudine e la malinconia sono elevate a livello di potenze mitiche. Con riferimenti politici, ma scavando nella realtà dei sentimenti, Strauss ci mette di fronte alla necessità del ritorno all’interiorità, per quanto mutilata e martoriata: i suoi personaggi, attraverso l'introspezione, dissezionano senza pietà la loro anima con la forza della disperazione.
Scrive Franco Quadri: «Questa allegoria dei giorni nostri, nel trasferire il Sogno al Tiergarten di Berlino o al Central Park di New York, ricalca i temi consueti di Strauss, magari con qualche ambizione in più nei riferimenti classici».
La storia è incentrata intorno ad Oberon e Titania che, nella speranza di ricondurre l'umanità alla riconquista dell'armonia perduta, fanno visita di notte ad un parco cittadino. In questo incontro fra il mistico e la dura realtà quotidiana gli amanti infelici che vivono nel parco non riescono a raggiungere quell'armonia divina perduta mentre gli dei diventano come i mortali.
Un gioco poetico di metamorfosi dove si dipingono scene impietose della società in un parco, completamente frainteso dagli dei che credono di essere in uno spazio mitico mentre invece si tratta solo di una natura fortemente umanizzata.
La sinossi
Der Park › Pubblicato dalla casa editrice tedesca Hanser nel 1983, Der Park di Botho Strauss è una riscrittura moderna di Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare. Eliminando la cornice del matrimonio di Teseo e Ippolita ad Atene, l’autore immagina che Oberon e Titania ritornino nel mondo di oggi con l’intento di risvegliare negli uomini la passione erotica. Con sembianze umane e in povertà, i due personaggi arrivano in un parco cittadino, dove nella notte di San Giovanni, tra i rifiuti e i rumori metropolitani, le vicende al centro della commedia shakespeariana si ripetono grazie all’intervento del mago Cyprian. Moderno Puck al servizio di Oberon, Cyprian rovescia i sentimenti di due coppie di sposi – Georg e Helen, Helma e Wolf –, versione borghese degli innamorati Ermia e Lisandro, Elena e Demetrio.
Come nel Sogno di Shakespeare, anche Titania è vittima di un incantesimo: punita dal marito perché incapace di frenare il proprio desiderio, la regina delle fate si innamora di un toro, per poi essere catturata da un gruppo di giovani punk e dare alla luce, infine, una creatura mostruosa, un Minotauro. La conclusione è amara: fallito il progetto di ridestare la dimensione più pura e istintuale dell’amore, Oberon e Titania si adattano alla società.
Rielaborando i motivi di Sogno di una notte di mezza estate nel quadro più complesso del presente, Botho Strauss mette in scena una visione nichilista dell’uomo contemporaneo, che punta il dito contro il capitalismo e la cultura di massa.
Al centro di Der Park resta aperta la domanda riguardante la validità, oggi, dei miti di ieri: che cosa permane del mondo classico ovvero dell’universo mitico del teatro di Shakespeare è il quesito a cui questo testo, dalle molteplici interpretazioni e ricco di potenzialità sceniche, cerca enigmaticamente di rispondere.
Produzione Teatro di Roma
Der Park (Il Parco)
di Botho Strauss | dal “Sogno” di Shakespeare
regia Peter Stein
traduzione Roberto Menin
con Alessandro Averone, Mauro Avogadro
Carlo Bellamio, Martin Chishimba
Maddalena Crippa, Michele De Paola
Romeo Diana, Arianna Di Stefano
Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi
Pia Lanciotti, Laurence Mazzoni
Andrea Nicolini, Silvia Pernarella
Graziano Piazza, Daniele Santisi
Fabio Sartor, Flavio Scannella
scenografo Ferdinand Woegerbauer
costumista Annamaria Heinreich
musiche originali Massimiliano Gagliardi
luci Joachim Barth
durata
2 ore e 40 primo atto
20 minuti intervallo
1 ora e 25 minuti secondo atto
29 aprile ore 17.00 | Sala Squarzina
"DER PARK di Botho Strauss. Una guida alla visione."
incontro sullo spettacolo a cura della dott.ssa Elisabetta Villano
ingresso libero
Dal 05/05/2015 al 31/05/2015
Orari:
martedì, mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
venerdì ore 20.00
lunedì riposo
tipologia posto:
intero ridotto
poltrona 29,00 € 26,00 €
palchi platea, I e II ordine 24,00 € 21,00 €
palchi III, IV e V ordine 18,00 € 16,00 €
loggione professionale 12,00 €
teatro ragazzi 10,00 € 7,00 €
operatore 7,00 €
La prevendita è applicata fino ad un'ora prima dello spettacolo
Le riduzioni sono riservate ai giovani fino a 35 anni, agli adulti oltre 65 anni
Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina, 52 - Roma (RM)
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