Racconto per un narratore di Tiziana Lucattini

Ammete è un Orchetto che ha perso la mamma quando la Terra degli Orchi è stata invasa dagli Uomini, Cacciatori di Orchi. Da allora vive nella Terra degli Uomini, ma qui viene preso in giro e tormentato dai suoi compagni di scuola e dalla sua maestra che gli dicono: "ciccione caccolone mocciolone sbrodolone..." e gli fanno tanti brutti scherzi. Un giorno Ammete si arrabbia molto e si mangia i suoi compagni, la maestra e anche il papà che lo invitava alla pazienza. E poi si mangia tutti i bambini del mondo. Quasi tutti. C'è ne è uno, anzi ce ne sono due, anzi tre che gli sfuggono! I tre si alleano per dare un cazzotto all'Orco, eventualmente farlo vomitare, e salvare tutti i bambini del mondo se no il mondo finisce. Ma Ammete non è cattivo, lui voleva solo una mamma.

La storia è stata costruita pensando alla fase dell'oralità infantile, agli istinti distruttivi legati comunque anche alla primissima infanzia, ai bisogni primari, comuni a tutti i cuccioli, di contatto, calore e accettazione. L'eroe bambino è "triplicato": tre bambini, tre età ed esperienze diverse, tre possibilità di essere comunque necessari per quello che si è, e di aiutare/farsi aiutare. Un invito alla solidarietà, una speranza ad accettare e valorizzare le differenze di tutti i tipi.

Alla fine dello spettacolo un’altra breve storia di Orchi. Truciolone Orchetto Mangione.