Sabato 7 marzo, ore 16.00
Quest’ultima è una delle antiche chiese titolari di Roma – il titulus pudentis – costruita, secondo la tradizione, là dove sorgeva la dimora del senatore Pudente, padre di Prassede e Pudenziana, leggendarie fondatrici delle due chiese titolari omonime. La chiesa è probabilmente il risultato di una trasformazione di un’aula di un edificio termale, risalente al III secolo e facente parte dell’abitazione di Pudente, alla fine del IV secolo. Ascrivibile a questo periodo è il magnifico mosaico absidale, raffigurante Cristo in trono circondato dagli apostoli e da due figure femminili, identificate con le sorelle Pudenziana e Prassede, che starebbero a rappresentare la Chiesa e la Sinagoga: esso, oltre a essere una delle prime testimonianze di arte musiva cristiana a Roma, costituisce il primo mosaico absidale pervenuto. Durante il pontificato di Adriano I la chiesa fu riedificata, quindi restaurata da papa Gregorio VII, all’epoca del quale risale un ciclo di pitture affrescate nell’oratorio mariano, di poco precedenti e affini a quelli della basilica inferiore della chiesa di San Clemente. . Non distante da Santa Pudenziana, sorge la chiesa di Santa Prassede, che leggenda vuole essere stata costruita intorno al 489 d.C. sul luogo in cui le due sorelle raccolsero in un pozzo i resti di duemila martiri della Chiesa cristiana, prima di essere martirizzate. La basilica attuale si deve, invece, al rifacimento operato durante il pontificato di papa Pasquale I verso l’817, che costruì un nuovo edificio al posto del precedente, in cui è evidente un chiaro ritorno alla tradizione paleocristiana e tardo antica negli splendidi mosaici che ricoprono interamente l’abside. In questi mosaici, che sono tra i più importanti della Roma carolingia, si può riconoscere l’attività di una scuola locale di mosaicisti che fonde nuove suggestioni ai modi della tradizione affermatasi nei secoli precedenti. Di notevole interesse è anche il sacello di San Zenone, fatto erigere sempre da papa Pasquale I come mausoleo della madre Teodora, in cui colpisce l’acceso cromatismo dei mosaici che rivestono interamente le superfici.
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Prenotazione obbligatoria!!!
Il 07/03/2015
A PAGAMENTO
APPUNTAMENTO:
davanti all’entrata di Santa Prassede, in via di Santa Prassede 9, un quarto d’ora prima dell’inizio della visita
CONTRIBUTO PER LA VISITA:
8,00 euro intero, 5,00 euro ridotto
PER PRENOTARE:
info@esperide.it;
telefono: 333 1125444 – 339 4750696 - 349 8926716 - 338 4682333
In città
via di Santa Prassede 9 Roma
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