La rilevanza archeologica del sito era già nota dalla presenza di strutture murarie antiche e da una pavimentazione musiva a tessere bianche e nere. Si tratta di un’area verde di circa mq 8500 comprendente un edificio principale su tre livelli e uno secondario con l’originaria funzione di dépendance della villa. L’impianto termale, documentato come una realizzazione unitaria seguita ad una progettazione organica e funzionale, è stato costruito al IV miglio dell’Appia, sul margine occidentale della via, circa m 450 a sud rispetto al sepolcro di Cecilia Metella.Circa l’attribuzione della proprietà dell’impianto possono farsi solo ipotesi: potrebbe forse essere stato il bagno di un collegium o di una qualche corporazione associativa con finalità cultuali o funerarie che aveva interessi nella zona; anche se, la tecnica costruttiva e alcuni materiali rinvenuti, potrebbero far prudentemente ipotizzare che l’impianto possa essere stato di pertinenza dei vasti possedimenti che Erode Attico e Annia Regilla avevano nella zona proprio nella metà del II secolo d.C.
Il 01/06/2013
A PAGAMENTO PER FAMIGLIE DI GIORNO
Villa Capo di Bove
ore 10:30
la prenotazione deve essere fatta OBBLIGATORIAMENTE al seguente link
http://www.ilconsiglioarcheologico.it/property/villa-capo-di-bove
In città
Via Appia Antica, 222 - Roma
Flaminio