Dal 9 aprile all'11 luglio 2010, Palazzo delle Esposizioni dedica una mostra a Giorgio De Chirico a cura di Achille Bonito Oliva.
L’esposizione presenterà una rassegna di opere provenienti dai più importanti musei d’arte moderna del mondo (MoMA, Tate, Musée d’Art Moderne de Paris, Osaka Museum of Modern Art, MART-Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) integrandole con una selezione dei capolavori più significativi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Essa comprenderà circa 120 dipinti articolati in sette sezioni distribuite, in un percorso concettuale ricco e suggestivo, nelle sette gallerie ad aula situate ai lati della Rotonda, cuore e perno degli spazi espositivi di Palazzo delle Esposizioni.
Concepita come occasione di un nuovo slancio critico ed ermeneutico piuttosto che come una tradizionale retrospettiva, la mostra è costruita su base tematica e intende mettere a fuoco il rapporto dell’arte di de Chirico con la categoria fisica e filosofica del naturale; un rapporto che – pur risolto in modi di volta in volta diversi e originali – sottende l’intera vicenda creativa del maestro, dagli esordi simbolisti fino alle regressioni neometafisiche degli ultimi anni.
Nell’arte di de Chirico l’iconografia del naturale trascende se stessa, perennemente investita da interferenze concettuali che ne trasformano le valenze realistiche in direzione di uno straniamento psicologico, misterioso e surreale, strettamente riconducibile all’etimo stesso di Metafisica (meta = oltre, physiká = ciò che è naturale). Che sia ricondotta a un’armonia primigenia (come nei paesaggi mitologici) o esaltata come apparizione poetica (nelle celebri “vite silenti”), trasfigurata nell’allucinazione urbana delle Piazze d’Italia o rinnegata nelle algide geometrie plastiche dei manichini e degli automi, l’Idea di Natura rimane per l’artista un riferimento poetico costante, anche quando problematico, paradossale o, appunto, silente.
In de Chirico, lo sguardo sul naturale non approda mai a soluzioni naturalistiche ma genera piuttosto un’incessante attitudine interrogativa. La Natura, intesa come Cosmos ordinato o come Caos, chiede infatti che le si risponda, che il pittore suggerisca – attraverso l’evocazione poetica – una possibile soluzione all’enigma del suo apparire; ed è questo, in fondo, l’inesausto compito che Giorgio de Chirico si assume per tutti i lunghi anni della sua storia d’artista.
Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30
Ingresso: Intero € 12,50 - ridotto € 10,00
Dove e quando
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