Quella che si disputerà il prossimo 25 aprile sulle strade di Roma sarà l’edizione numero 66 del Gran Premio Liberazione di ciclismo. Una gara storica, la cui prima edizione risale al 25 aprile del 1946 quando per le strade della città c’erano 50 mila persone ad assistere.
Da tempo il “Liberazione” è diventato una campionato del mondo primaverile per gli under 23 più forti di tutto il mondo e l’albo d’oro ricco di nomi illustri, lo testimonia. Non solo italiani perché dal 1966, anno della prima vittoria non tricolore (perché da quell’anno la corsa fu aperta anche ai giovani di altri paesi) anche i ciclisti stranieri hanno spesso vinto la gara romana : 21 volte in 45 edizioni.
Molti dei vincitori stranieri del Liberazione sono diventati affermati professionisti: basta ricordarne due per tutti senza offendere nessuno, dal russo Konychev vincitore nel 1987 del Liberazione, per finire all’australiano Goss vincitore a Roma nel 2006 e recente trionfatore della Milano-Sanremo lo scorso 19 marzo.
E degli italiani l’elenco è così lungo che ci fermiamo al solo Gianni Bugno, vincitore del Liberazione nel 1985 e poi meraviglioso campione del Mondo due volte tra i professionisti per citare le vittorie più grandi.
Il Liberazione è la manifestazione sportiva più longeva di Roma e dall’anno scorso ha ricevuto dall’Unione Ciclistica Internazionale la deroga permanente al percorso.
Si parte da viale delle Terme di Caracalla di fianco allo stadio Nando Martellini e si percorre il circuito di 6 km per 23 volte per un totale di 138 chilometri. Saranno 38 le squadre impegnate : 10 nazionali dall’estero e 28 squadre dall’Italia per un totale di circa 200 partecipanti. C’è da scegliere l’erede di Jan Tratnik, il 20enne sloveno che vinse l’anno scorso. A proposito ecco l’elenco delle nazioni che hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro del Liberazione:
Russia = 5 (Osincev 1972, Trifonov 1973, Mitchenko 1981, Konychev 1987 Davidenko 1992, )
Repubblica Ceca = 2 (Kvapil 1966 primo straniero vincitore e Labus 1970)
Australia = 2 ( Sutton 2005, Goss 2006)
Gran Bretagna = 2 ( Nickson 1976, Downs 1977)
Danimarca = 2 (Jorgensen 1978, Petersen 1994)
Polonia = 2 (Serediuk 1982, Halupczok 1989)
Germania = 2 (Groene 1988, Winter 1990)
Olanda = 1 (Van Orsouw 1986)
Spagna = 1 (Dominguez 1984)
Jugoslavia = 1 =Bilic (1974)
Slovenia = 1 (Tratnik 2010)
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