“Dimmi che c’entra l’uovo” di Fabio Napoli (Del Vecchio Editore)

Il romanzo d’esordio del giovane romano, classe 1986, finalista alla XXII edizione del Premio Italo Calvino, viene presentato in anteprima a Flep! (Festival delle letterature popolari).

COMUNICATO STAMPA


In quarantotto dannatissime ore, Roberto Milano, giovane laureato, campione del contratto–a–tempo–determinato (o a nero), ciclista spericolato affetto da una psoriasi ansiogena, stacanovista per necessità e senza gloria, perde tre lavori: comparsa nei film porno, insegnante privato e pizza express. Gli rimane giusto un part time al bancone di uno squallido bar frequentato solo da pensionati. Quattro lavori con cui riusciva appena a pagare l’affitto e le bollette di una stanza a Roma. L’ultima speranza è riposta nel colloquio per un lavoro in un fast food. L’illusione di un posto si infrange contro il test attitudinale: quale diavolo era la risposta giusta alla domanda sull’uovo? In preda a questo e ad altri interrogativi esistenziali, quando sembra non ci sia altra scelta che tornare da mamma, Roberto incontra Marianna, spregiudicata, fresca, vitale, e con lei si mette a progettare una rapina in un bar. Nasce “la banda dei precari”, e scatta la scintilla fra Roberto e Marianna. Un affetto, soffocato dall’incombenza del denaro e dalle necessità, che non riesce a fermare il destino tragico che li aspetta dentro il fast food in cui stanno per fare la grande rapina, quella definitiva, dopo cui niente sarà più lo stesso.
Segnalato fra i finalisti al premio Calvino per «la scrittura disinvolta e disinibita con cui affronta ironicamente e autoironicamente il tema della precarietà», Fabio Napoli racconta con una commedia agrodolce la vita di ragazzi che hanno voglia di trovare una soluzione al rebus della sopravvivenza – sbagliando a volte – per immaginare un futuro che includa nei propri orizzonti la felicità.

Informazioni, orari e prezzi

Parco Meda

ore 19.30

Dove e quando