La IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti – giunta alla sua 81ª stagione, propone dall'11 ottobre 2025 al 16 maggio 2026 un cartellone di 37 concerti (di cui uno fuori abbonamento e due matinée), in programma il martedì sera e il sabato pomeriggio all'Aula Magna della Sapienza Università di Roma. Un percorso musicale che attraversa sei secoli di storia, affidato ad alcuni tra i più grandi interpreti della scena internazionale.

"Sarà una stagione ricca di giovani talenti, di star internazionali e di progetti culturali di altissimo livello, come già riconosciuto dal Ministero della Cultura e dagli addetti ai lavori - afferma il Presidente Rinaldo Gentile - Per questo desidero ringraziare innanzitutto l'Ufficio IUC per il prezioso e intenso lavoro che ne ha reso possibile la realizzazione. Un grazie speciale va anche alla Sapienza Università di Roma, alla Magnifica Rettrice Antonella Polimeni, agli studenti e al personale, per il costante supporto e la vicinanza. Ci tengo a complimentarmi con il Consiglio Artistico, sempre competente e motivato, che ogni anno rende possibili progetti di questa caratura culturale. Ma soprattutto la nostra più profonda gratitudine va al pubblico che, da oltre ottant'anni, con la sua passione sostiene e ispira la IUC a portare avanti la missione di diffondere e valorizzare la musica".

L'inaugurazione di stagione sabato 11 ottobre alle ore 17.30 riporta in Aula Magna l'Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore e direttore Enrico Pagano, alla quinta stagione di residenza artistica alla IUC, con il soprano Daniela Cappiello e con l'Intende Voci Ensemble diretto da Mirko Guadagnini. Pagano dirige la Sinfonia n. 49 in fa minore "La Passione" di Haydn, e due perle di Mozart, Exsultate, jubilate! Mottetto per soprano e orchestra K 165 e i Vesperae solennes de confessore K 339.

"Il 2025 è anno giubilare - racconta Pagano - e abbiamo quindi deciso di inaugurare l'81ª stagione della IUC con un programma parzialmente incentrato sulla musica sacra. Ritroveremo Haydn e Mozart, protagonisti anche del concerto di chiusura della scorsa stagione, che affronteremo insieme all'Intende Voci Ensemble, complesso vocale fondato e diretto da Mirko Guadagnini, e al soprano Daniela Cappiello, con la quale ho già avuto il piacere di lavorare al Teatro dell'Opera di Roma. All'ultima delle sinfonie "Sturm und Drang" di Haydn (La Passione, n. 49) saranno accostati due capolavori sacri mozartiani: il mottetto Exsultate, jubilate! e i Vesperae Solennes de Confessore. Torneremo invece a maggio 2026 con il prodigio della fisarmonica Simone Zanchini, in un programma particolare che unisce la musica di Bach a brani più o meno noti di Astor Piazzolla".
Alla Canova e a Pagano sarà dunque affidato anche un secondo concerto a fine stagione, il 5 maggio alle 20.30, con un programma che propone il primo concerto per clavicembalo e orchestra di Bach in una trascrizione per fisarmonica e orchestra a cura del fisarmonicista Simone Zanchini e alcune famose composizioni di Piazzolla alternate e collegate tra loro attraverso alcuni estratti dall'Arte della Fuga di Bach.
Le Star internazionali
Ad aprire la kermesse dei grandi ospiti internazionali, martedì 21 ottobre alle 20.30, sarà il celebre duo Igudesman&Joo con CODA – The Final Show. 20 anni (di follia musicale), uno straordinario viaggio nel teatro musicale per una serata imprevedibile, tra classici amatissimi e sorprendenti novità. Il duo, che con il suo inconfondibile mix di virtuosismo, umorismo e caos creativo ha conquistato milioni di spettatori in sala e su YouTube, saluterà il pubblico dando l'addio al palcoscenico alla fine del 2025.

Altro duo prodigioso, martedì 4 novembre alle 20.30, quello con il violoncellista Luigi Piovano e Sir Antonio Pappano, qui in veste di pianista, che eseguirà la Sonata n. 1 in mi minore op. 38 di Johannes Brahms e la Sonata in sol minore op. 19 di Sergej Rachmaninov. L'incontro fra Luigi Piovano e Antonio Pappano risale ormai a più di vent'anni fa, al Tuscan Sun Festival di Cortona, in Toscana, suonando il Trio op. 8 di Brahms insieme a Dmitri Sitkovetsky. Quando nel 2005 Pappano è stato nominato direttore musicale dell'Orchestra di Santa Cecilia a Roma – di cui Piovano era ed è primo violoncello solista – i due si sono ritrovati e hanno iniziato a suonare regolarmente insieme per almeno due o tre appuntamenti a stagione.

Continuando con i duo d'eccellenza, sabato 13 dicembre alle 17.30, è la volta della violinista coreana Bomsori Kim, artista dotata di grande virtuosismo, presenza scenica, e ricchezza timbrica, e del pianista tedesco Thomas Hoppe, considerato uno dei migliori della sua generazione, con un programma che accosta Beethoven e Mozart a Karol Szymanowski compositore che domina il panorama della musica polacca del primo Novecento e ad Henri Wieniawski, violinista virtuoso e compositore anch'esso polacco del tardo Ottocento.

Altro duo, martedì 16 dicembre alle 20.30, stavolta tra violoncello e pianoforte, quello di Andrei Ionita e Nathalia Milstein. Ionita, che ha debuttato Roma proprio alla IUC il 2 aprile 2016, vincitore nel 2015 del Concorso Internazionale Cajkovskij di Mosca, sezione violoncello, è celebrato da Gramophone come "un violoncellista di straordinaria abilità e immaginazione musicale, con un profondo impegno verso la musica del nostro tempo". Francese, la Milstein è una pianista la cui solida carriera internazionale è decollata nel 2015, quando ha vinto il primo premio al Dublin International Piano Competition. Il loro programma impagina il Konzertstück di Georges Enescu (trascritto per violoncello e pianoforte dallo stesso Ionita) ma anche l'"Arpeggione" di Franz Schubert, la Suite in the Old Style per violino e pianoforte di Alfred Schnittke (trascritta per violoncello e pianoforte da Danhil Shafran e Andrei Ionita) e la Sonata in do maggiore op. 119 di Sergej Prokof'ev.

Ancora un duo violino e pianoforte, martedì 31 marzo alle 20.30, quello di Veronica Eberle, talentuosa violinista tedesca che a soli 16 anni si è guadagnata la scena internazionale eseguendo il Concerto per violino di Beethoven con i Berliner Philharmoniker diretti da Sir Simon Rattle al Festival di Salisburgo, e Dénes Várjon, pianista ungherese di grande tecnica e profonda musicalità, in un programma che spazia dalla famosa sonata "A Kreutzer" di Beethoven a pagine di Béla Bartók e César Franck.

Ormai un habitué della IUC, sabato 28 febbraio alle 17.30, torna il grande tenore inglese Ian Bostridge, artista unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori interpreti di sempre del repertorio liederistico schubertiano, che, accompagnato al pianoforte da Julius Drake, proporrà Schwanengesang (Il canto del cigno) di Franz Schubert, ciclo di quattordici Lieder composti nel 1828, anno della morte del compositore.
Di particolare interesse, sabato 21 febbraio alle 17.30, il concerto dei Bass Gang, quartetto di contrabbassi di fama mondiale, i cui componenti Amerigo Bernardi, Alberto Bocini, Andrea Pighi e Antonio Sciancalepore, sono tutti prime parti di orchestre prestigiosissime, da Santa Cecilia alla Mahler Chamber Orchestra alla London Symphony. Il quartetto spazia con abilità e ironia da Vivaldi a Beethoven e Cajkovskij arrivando a Morricone e Santana.
Violoncellista italiano di fama internazionale Mario Brunello, solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Cajkovskij a Mosca nel 1986. Per questo concerto in Aula Magna, sabato 14 marzo alle 17.30, propone un'alternanza tra Bach e Mieczyslaw Weinberg, compositore sovietico di origine polacca della seconda metà del Novecento, che lo stesso Brunello racconta come "quasi una staffetta tra due compositori che hanno aperto strade inimmaginabili, realizzato architetture metafisiche e che continuano ad essere meteore in viaggio nel futuro".
A chiudere la parata di star internazionali di questa stagione, martedì 21 aprile alle 20.30, la presenza di Gidon Kremer, violinista lettone riconosciuto come uno dei più grandi musicisti del nostro tempo, con il suo GGG Trio con Giedrè Dirvanauskaité al violoncello e Georgijs Osokins al pianoforte. In programma una composizione iconica come il Trio "L'Arciduca" di Beethoven, Für Alina per pianoforte solo di Arvo Pärt, Sette Romanze su poesie di Aleksandr Blok per soprano e strumenti op. 127 di Šostakovic con il soprano Anna-Lena Elbert.

I grandi pianisti
Primo grande ospite tra i pianisti, sabato 25 ottobre alle 17.30, Fazil Say, artista che incanta pubblico e critica da quasi 30 anni con esibizioni ad alto impatto emotivo. Il compositore Aribert Reimann, in visita ad Ankara nel 1986, dopo aver ascoltato un Fazil Say allora sedicenne decretò: "il ragazzo suona come un diavolo". In Aula Magna è già stato applaudito molte volte e per questo concerto proporrà i celebri Quadri di un'esposizione di Musorgskij oltre a una selezione di proprie composizioni "À la carte". 
Pianista italiano apprezzato a livello internazionale e ormai una presenza costante della IUC, Marco Scolastra è da sempre appassionato della musica del Novecento e dei nostri giorni. Questo concerto, sabato 17 gennaio alle 17.30, dal titolo Il peso della leggerezza è dedicato, nel centenario dalla nascita, ad Aldo Ciccolini che è stato suo Maestro. Un omaggio attraverso due autori molto cari a Ciccolini: Gioachino Rossini - di cui negli anni Sessanta Ciccolini fu tra i primi a riscoprire ed eseguire i Péchés de vieillesse - ed Erik Satie, che gli diede la fama internazionale con l'incisione dell'integrale pianistica mai effettuata precedentemente.
Spicca tra le star del pianoforte Alexander Gadjiev, artista di esperienza musicale e cultura mitteleuropea, che deve da un lato alla sua famiglia - entrambi i genitori sono insegnanti di pianoforte e musicisti - e dall'altro alla sua città natale, Gorizia, crocevia naturale di popoli, culture e lingue. Entrambi i fattori hanno influito in modo decisivo sulla sua naturale capacità di assorbire ed elaborare stili e linguaggi musicali diversi e di rimodellarli secondo il proprio gusto. In Aula Magna, martedì 10 febbraio alle 20.30, propone un programma tutto francese da Chopin a Debussy, da Ravel a Messiaen. Il pianista sarà impegnato anche in Chopin: compositore polacco o francese? secondo appuntamento di Musica PourParler, matinée per gli studenti, martedì 10 febbraio alle 11.00. L'incontro, che verte su un'investigazione all'interno del mondo culturale dell'800 e le sue influenze sull'arte musicale francese del secolo breve, sarà introdotto dal prof. Franco Piperno.
Altro evento d'eccezione, sabato 7 marzo alle 17.30, il ritorno in concerto della russa Yulianna Avdeeva, virtuosa del pianoforte dal temperamento ardente. La Avdeeva, che si è esibita alla IUC nel 2010, allora neo vincitrice del Primo Premio al Concorso Internazionale di Pianoforte Chopin nel 2010, esperienza che l'ha lanciata sulla scena internazionale per la sua "costante passione e musicalità, per non parlare della sicurezza tecnica", proporrà un impegnativo programma che presenta pagine di Bach, Liszt e Chopin.
Prosegue il ciclo dedicato alle star del pianoforte, martedì 14 aprile alle 20.30, con un'altra presenza consolidata alla IUC, il grande pianista tedesco, ma residente da molti anni in Italia, Alexander Lonquich, attuale direttore artistico della Scuola di Musica di Fiesole. Il programma, dal titolo Ossessioni e Visioni, accosta André Jolivet, compositore francese del Novecento noto per il suo linguaggio di grande libertà armonica, a Debussy e Schubert.

Quartetti d'archi
Da sempre punto di forza delle programmazioni dell'Istituzione Universitaria dei Concerti, il focus sui quartetti d'archi. 
"Oltre ai cicli integrali dei grandi classici – sottolinea la consigliera artistica Susanna Pasticci – i programmi si aprono anche alla musica d'oggi, dimostrando come il quartetto d'archi possa reinventarsi continuamente, dialogare con i linguaggi della contemporaneità e continuare a sorprendere il pubblico con nuove sonorità. Coniugando tradizione e innovazione, memoria e sperimentazione, questi concerti mettono bene in luce la straordinaria versatilità di una formazione classica capace di attraversare i secoli, senza mai perdere freschezza e intensità espressiva".
Non poteva mancare il Quartetto di Cremona, eccellenza cameristica mondiale legata alla IUC da un rapporto decennale in esclusiva su Roma. Dopo tanti progetti monografici, per questa 81ª stagione, propongono, sabato 29 novembre alle 17.30, il secondo concerto del doppio ciclo di integrali dei quartetti di Schumann e Bartók: in programma il primo e il secondo di Bartók alternati al secondo di Schumann. Il Quartetto di Cremona sarà presente a fine stagione anche con un secondo concerto, sabato 9 maggio alle 17.30, con Pablo Barrágan al clarinetto, in un programma che impagina il quintetto "Stadler" di Mozart, musiche di Béla Bartók e di Osvaldo Golijov, compositore argentino famoso per le sue collaborazioni con il Kronos Quartet e con il regista Francis Ford Coppola.

Il Quartetto Modigliani, formazione dalla carriera ultra ventennale, viene regolarmente invitato in tutto il mondo dalle più prestigiose sale e manifestazioni per quartetti d'archi e musica da camera. In questi ultimi mesi si sta dedicando alla più grande sfida nella vita di un quartetto d'archi: registrare tutti i sedici Quartetti di Beethoven. Per il loro concerto in Aula Magna, martedì 3 marzo alle 20.30, i quattro musicisti propongono il quartetto "Lobkowitz" di Haydn, un quartetto di Ravel e una breve composizione di Joaquín Turina, La oración del torero, che unisce i temi spagnoli della religione e della corrida in un affresco musicale dai toni quasi francesi. Il concerto è realizzato in collaborazione con l'Accademia Chigiana di Siena.

Altro quartetto di respiro internazionale è il celebre Takács Quartet, che giunge ormai al suo cinquantesimo anniversario. Il Takács Quartet è noto per la sua programmazione innovativa e per questo concerto, martedì 17 marzo alle 20.30, presenta il "Reiterquartett" di Haydn, un quartetto di Debussy e la prima esecuzione romana di Nexus di Clarice Assad, brano di cui sono dedicatari e che nasce osservando il loro approccio viscerale e fisico all'esecuzione musicale e amplifica la naturale fisicità dell'esecuzione cameristica, trasformandola in simbolismo coreografico. 

L'acclamato Danish String Quartet – composto da tre danesi e un norvegese - è noto per l'eccellenza tecnica e l'originalità delle proposte musicali. Sabato 28 marzo alle 17.30, il quartetto propone un programma che accosta con raffinata sensibilità autori del Novecento, come Alfred Schnittke e Dmitrij Šostakóvic, a uno dei compositori più innovativi della contemporaneità, il polistrumentista inglese Jonny Greenwood. Celebre soprattutto per essere stato il chitarrista solista dei Radiohead, Greenwood ha conquistato un ruolo di primo piano anche nel mondo delle colonne sonore, firmando musiche originali per film di grande successo e ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. La sua scrittura si distingue per la capacità di fondere atmosfere intense e sperimentazioni sonore, contribuendo a ridefinire i confini tra musica pop, contemporanea e cinematografica. Il concerto è realizzato in collaborazione con l'Accademia Musicale Chigiana di Siena.

La musica d'oggi alla IUC
La IUC rinnova con determinazione e passione il suo impegno verso la musica d'oggi, confermandosi come una delle realtà culturali più attive nella promozione di progetti inediti e innovativi. Nel solco di una tradizione che affonda le radici nel primo Ateneo universitario di Roma, la stagione musicale si propone come un luogo di incontro tra ricerca e sperimentazione, capace di coniugare l'eredità dei grandi maestri del Novecento con le nuove tendenze e le voci emergenti della scena contemporanea. Attraverso produzioni originali, prime assolute e collaborazioni con artisti di calibro internazionale, la IUC offre al suo pubblico non solo concerti, ma vere e proprie esperienze culturali in cui la musica diventa un linguaggio vivo e in continua evoluzione. Questo impegno rappresenta una sfida e una responsabilità, quella di portare avanti un dialogo costante tra passato e presente, tra tradizione e avanguardia, facendo dell'Aula Magna della Sapienza un laboratorio aperto dove la creatività musicale si fa ricerca, innovazione e confronto con il mondo di oggi.

Martedì 28 ottobre alle 20.30 arriva il 2025 Anniversary Concert, produzione esclusiva della IUC che rende omaggio a quattro protagonisti assoluti della modernità: Luciano Berio, Pierre Boulez, Aldo Clementi – nel centenario della nascita – e Luigi Dallapiccola, nel cinquantesimo anniversario della scomparsa. Un concerto che è insieme celebrazione, memoria e visione dedicato ad autori che hanno radicalmente trasformato il linguaggio sonoro, ciascuno con una voce inconfondibile.
"In questo programma - sottolinea il consigliere artistico Nicola Sani - ideato come un mosaico di estetiche e tensioni creative, le trame complesse di Boulez incontrano la poetica rarefatta e contemplativa di Clementi, costruita su un tempo musicale dilatato e profondamente astratto, la vocalità densa e drammatica di Dallapiccola si confronta con la visionarietà aperta e mobile di Berio. Un appuntamento che non guarda solo al passato, ma rilancia il senso della musica d'autore come atto vivo, necessario e attuale".  
A dar vita a questo omaggio, l'MDI Ensemble, riconosciuto tra i più autorevoli interpreti del repertorio contemporaneo e la voce magnetica di Cristina Zavalloni, tra le interpreti più versatili della scena attuale.
Sabato 1° novembre ore 18.30 l'Aula Magna ospita Apokàlypsis. Oratorio in sette quadri e due parti con un prologo ed un epilogo, su libretto e musica di Marcello Panni che riesce a tradurre l'Apocalisse di Giovanni, l'ultimo e il più misterioso dei libri della Bibbia, con i suoi simbolismi complessi e le sue potenti icone, in suoni e ritmi, senza semplificarlo o snaturarlo. Il concerto, che vede sul podio Marcello Panni, sarà introdotto da S.Em. Card. Gianfranco Ravasi e si avvale del Coro di Voci Bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretto da Claudia Morelli, del Coro Goffredo Petrassi diretto da Stefano Cucci, della Banda Nazionale dell'Esercito Italiano diretta da Filippo Cangiamila, e infine delle voci recitanti di Francesco Siciliano e di Giulia Andò.

Un autentico viaggio nella scena musicale contemporanea dell'Europa orientale in programma martedì 2 dicembre alle 20.30 quando la IUC celebrerà i 90 anni di Arvo Pärt con il concerto Arvo is 90 years old! affidato a un trio d'eccezione.
Sul palco il flautista Manuel Zurria, che ha già eseguito in prima assoluta lavori di Arvo Pärt, Philip Glass, Kevin Volans, Terry Riley e molti altri; il pianista Oscar Pizzo, insignito dell'onorificenza di Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese; la percussionista Fulvia Ricevuto, da anni impegnata nella ricerca e nella diffusione della musica contemporanea.
In programma, accanto a brani di Pärt, anche pagine di altri protagonisti della scena est-europea come il georgiano Giya Kancheli, l'ucraino Valentin Silvestrov e due compositori estoni a lui affini per sensibilità e linguaggio: Helena Tulve ed Heino Eller.

Sabato 16 maggio alle 17.30, la Stagione si chiude con un evento di straordinario rilievo emotivo e artistico: la prima romana de L'ultima estate, opera in un atto di Marcello Filotei, un omaggio della IUC come atto di memoria collettiva a dieci anni dal terremoto che sconvolse il Centro Italia nell'estate del 2016.
Una tragedia che toccò profondamente la vita dello stesso compositore – che in quella tragica notte del 24 agosto perse entrambi i genitori e molti amici – e che ispirò il suo libro Memorie di un mondo che non c'è più (Fas Editore, 2019), con introduzione del compianto Papa Francesco.
Da quelle pagine è nata l'opera, con libretto di Vincenzo De Vivo, concepita come una sorta di "cronaca musicale" sospesa tra testimonianza, elaborazione del lutto e tensione verso la speranza.
Sul palco l'Ensemble Strumentale del Conservatorio "Giovanni Battista Pergolesi" di Fermo e gli Allievi dell'Accademia d'Arte Lirica di Osimo, diretti da Gabriele Bonolis, con la voce recitante di Mimmo Strati.

Musica antica e musica su strumenti originali
"Accanto alla musica d'oggi – segnala il consigliere artistico Franco Piperno – i cartelloni della IUC hanno sempre ospitato musiche di tempi anche molto lontani per ampliare lo spettro delle occasioni e delle prospettive d'ascolto offerti al pubblico dell'Aula Magna e per mantenere viva la memoria di epoche musicali passate ma fondamentali per l'identità della cultura musicale moderna e contemporanea. Quest'anno la «antichità» del repertorio proposto risale fino all'età medievale per poi soffermarsi sul repertorio vocale e strumentale del periodo barocco."

Apre la sezione dedicata alla musica antica e alle esecuzioni storicamente informate, sabato 22 novembre alle 17.30, il progetto Giullari di Dio,  Alle origini della lauda italiana nell'ottavo centenario del Cantico di frate Sole, proposto dall'Ensemble Micrologus che ha aperto la strada, tra i numerosi gruppi di musica antica in Italia, alla scoperta della musica medievale: una prima esecuzione a Roma della ricostruzione musicale del Cantico di Frate Sole in occasione del suo 800° anniversario. Una nuova interpretazione basata sulle fonti più antiche insieme a una selezione di laude recentemente riscoperte, databili tutte tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo. Il programma è realizzato in collaborazione con European ERC Advanced research project "Laudare" (Università di Trento – GSSI L'Aquila)

Spicca in questa sezione, sabato 7 febbraio alle 17.30, il concerto dell'Accademia Bizantina, ensemble ravennate che sotto la guida del suo direttore e clavicembalista Ottavio Dantone, ha raggiunto una posizione di primissimo piano a livello internazionale per le sue esecuzioni filologiche e al tempo stesso innovative. Solisti per questo concerto Marcello Gatti al flauto e Alessandro Tampieri al violino e alla viola d'amore. In programma musiche di Bach, Telemann e Carl Philipp Emanuel Bach.

Altro musicista conosciuto in tutto il mondo per aver avviato e dato impulso alla moderna prassi esecutiva della musica antica, sia in veste di direttore sia di clavicembalista, il Maestro inglese Trevor Pinnock si presenta, martedì 17 febbraio alle 20.30, in un trio stellare con il flautista Emmanuel Pahud e il violoncellista Jonathan Mason, per un imperdibile programma tutto Bach, tra sonate, suite, fantasie e partite.  

Susanne Bungaard, soprano danese specializzato in canto barocco, già applauditissima alla IUC nelle scorse stagioni, sabato 18 aprile alle 17.30, accompagnata dal violinista Iben Bøgvad Kejser da Silvia de Maria alla viola da gamba, da Juan José Francione al liuto, arciliuto e chitarra barocca e dalla clavicembalista Chiara Tiboni, propone un'originale carrellata di canzoni, arie e brani vocali, tutte composizioni intitolate o dedicate a storiche Susanne, reali o immaginarie, dal Cinquecento ai giorni nostri, dalla Susanna delle Nozze di Figaro di Mozart alla famosa Suzanne di Leonard Cohen, toccando nel viaggio altre Susanne di compositori come William Byrd, Adam Jarzebski, Élisabeth-Claude Jacquet de La Guerre, Stradella, Händel, Hindemith, Ermanno Wolf-Ferrari.

Jazz e oltre
Peppe Servillo e la cantante Costanza Alegiani con la Metropolitan Jazz Orchestra diretta da Marco Tiso propongono un significativo e intenso omaggio al teatro musicale: sabato 15 novembre alle 17.30, il progetto originale "Di cosa vive l'uomo: le canzoni di Kurt Weill e Bertolt Brecht" vuole rendere omaggio al compositore tedesco Kurt Weill e alla sua collaborazione storica con il grande drammaturgo e poeta in un recital per due voci soliste e orchestra jazz. Protagoniste alcune canzoni memorabili tratte da L'opera da tre soldi di Brecht, che si alternano a momenti musicali tipici del Kabarett berlinese tra lirica d'amore e solitudine, passione e resistenza politica, pace o guerra. Un recital cantato in italiano (grazie alle traduzioni di Giorgio Strehler e di altri scrittori e drammaturghi italiani) che coinvolgerà il pubblico e lo farà entrare in empatia con le storie dei personaggi e con le parole del poeta. La produzione è realizzata in collaborazione con l'Accademia Chigiana di Siena.

Puro concerto jazzistico, martedì 18 novembre alle 20.30, quello proposto dal chitarrista Fabio Zeppetella con il suo Special Quartet, un quartetto nato dalla collaborazione tra Zeppetella e la pianista Rita Marcotulli, che firmano tutte le composizioni di questo nuovo progetto. A completare la formazione grandi interpreti del Jazz italiano come il contrabbassista Ares Tavolazzi (già membro degli Area) e il batterista Roberto Gatto. Melodia, poesia e groove sono i fattori dominanti di questo progetto dove l'energia che si sprigiona dalla pulsazione ci riporta ai valori e alla freschezza del grande jazz.

Si rinnovano i Musica PourParler, le matinée dedicati agli studenti: mercoledì 19 novembre alle 11.00, Il Grande Maestro! con il violoncellista Luca Pincini e la pianista Gilda Buttà, propone un focus particolare sulla figura di Ennio Morricone, raccontato dal punto di vista di chi ha vissuto e lavorato a stretto contatto per molti anni col compositore. Una prospettiva musicale arricchita con aneddoti e riflessioni personali. Il concerto prevede l'esecuzione di brani originali per violoncello e pianoforte, spaziando dalle indimenticabili colonne sonore alla Musica Assoluta. Gli artisti eseguiranno brani di cui sono dedicatari e ne racconteranno la genesi, offrendo uno sguardo unico sul processo creativo e sulla relazione tra compositore e interprete. 

Chiude questa sezione, martedì 9 dicembre alle 20.30, un CONCERTO FUORI ABBONAMENTO dal titolo Canti del mare con la EtnoMuSa Orchestra diretta da Francesco Berrafato, unica orchestra universitaria in Europa di musica di tradizione orale, special guest il percussionista Tony Esposito. Un progetto che esplora i canti di tradizione orale legati all'esperienza diretta del mare: canti delle tonnare calabresi, della tradizione piratesca Bretone ed Irlandese, musiche provenienti dal Brasile, canti dei raccoglitori del sale siciliani e dei pescatori veneziani. Il repertorio prevede una prima esecuzione assoluta: Lu mari è lia, raccolto dall'etnomusicologo e musicista Virgilio Savona, a cui l'orchestra EtnoMuSa ha dato voce e respiro.

Giovani "un certain regard"
Da sempre mission centrale dell'Istituzione Universitaria dei Concerti quella di promuovere giovani musicisti di talento.
In questa 81a Stagione, sabato 8 novembre alle 17.30, la IUC ospita il debutto a Roma del vincitore del Concorso pianistico Internazionale "Fryderyk Chopin" di Varsavia 2025 il cui nome sarà annunciato come di consueto ai primi di novembre.
Altro debutto a Roma, martedì 13 gennaio alle 20.30, quello del pianista giapponese Hayato Sumino giunto all'attenzione internazionale nel 2021, come semifinalista al Concorso Pianistico Chopin. Molto attivo online condivide le sue composizioni e arrangiamenti originali sul suo canale YouTube "Cateen", che vanta oltre 1,3 milioni di abbonati e 170 milioni di visualizzazioni. Il suo stile unico fonde la tecnica classica con l'orecchio e le capacità di improvvisazione di un arrangiatore, portando un approccio fresco e innovativo alla musica per pianoforte. In Aula Magna presenta un programma variegato che tocca autori come Chopin, Bach, Ravel, ma anche Gulda, ed alcune sue composizioni originali, in prima esecuzione romana.

Chiude questa sezione, sabato 21 marzo alle 17.30, un altro giovane pianista giapponese, Mao Fujita, vincitore nel 2029 della Medaglia d'Argento al Concorso Cajkovskij di Mosca e da allora in rapida ascesa con debutti nei principali festival e palchi d'Europa, America e Asia, tra cui Monaco, Berlino, Zurigo, Lussemburgo, Essen, Dresda, Linz, Praga, Lucerna, Chicago, Seul, Taipei, Singapore e Giappone. Alla IUC presenta un programma che ad autori come Beethoven, Mendelssohn e Brahms accosta Liszt, Wagner e Berg.

Iniziative didattiche per studenti Sapienza
Studiare con la IUC è un progetto didattico integrativo al percorso di Laurea, Dottorato e Post-dottorato del Corso di Studi Magistrali in Musicologia (Dip. di Lettere e CultureModerne) della Sapienza Università di Roma con il coordinamento del prof. Franco Piperno. Il progetto si articola in tre diversi ambiti: 1) Studiare con la IUC, redazione di note esplicative da pubblicare sui programmi di sala; 2) Studiare con la IUC – Non solo note, lezioni-concerto nelle scuole inerenti ai concerti della stagione; 3) Studiare con la IUC – Giovani relatori, introduzioni ai concerti in Aula Magna alla presenza di studenti delle scuole secondarie, nelle Biblioteche e al Museo Orto Botanico. Tali progetti, integrati nell'ordinario corso di Musicologia della Sapienza, sono finalizzati all'attribuzione di CFU nelle "Attività utili all'inserimento nel mondo del lavoro".

Dove e quando

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