Quartetto d'Archi della Scala (Francesco Manara e Pierangelo Negri, violini;
Simonide Braconi, viola; Massimo Polidori, violoncello) esegue:
Puccini Crisantemi
Verdi Quartetto in mi minore
Webern Langsamer Satz
Ravel Quartetto in fa maggiore
Con il concerto nell'Aula Magna della Sapienza di sabato 1 dicembre alle 17.30, in anticipo di qualche settimana sull'inizio del 2013, la IUC festeggia il bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi.
Non è una semplice casualità che in quest'occasione ci si sia rivolti il Quartetto d'Archi della Scala, che eseguirà il Quartetto in mi minore di questo musicista indissolubilmente legato alla storia del teatro milanese. Si tratta della più importante composizione destinata da Verdi alla sala da concerto e riflette la sua volontà di tener testa alla crescente influenza della musica strumentale tedesca in Italia e di dimostrare di essere un musicista che aveva le carte in regola pere eccellere in tutti i campi e non solo nel melodramma. Il Quartetto, scritto a Napoli nel 1873, dimostra in effetti a quale grado di sensibilità ed eleganza fosse giunta l'arte di Verdi nella sua piena maturità, negli anni compresi tra Aida e Otello.
Del Quartetto della Scala Riccardo Muti ha detto: "Il Quartetto d'archi della Scala è di rara eccellenza tecnica e musicale. La bellezza del suono e la preziosa cantabilità, propria di chi ha grande dimestichezza anche con il mondo dell'opera, ne fanno un gruppo da ascoltare con particolare gioia ed emozione.
A conferma della vocazione operistica della Scala, il Quartetto milanese esegue Crisantemi, una delle rare composizioni strumentali di un altro grande operista, Giacomo Puccini. Questa breve "elegia per archi" fu composta nel 1890 per la morte di Amedeo di Savoia, ma l'autore volle farla sopravvivere a quell'occasione contingente e riversò la sua malinconica melodia nel finale della Manon Lescaut.
La seconda parte del concerto è dedicata a due personalità musicali emergenti dei primi anni del '900 l'austriaco Webern e il francese Ravel. Di Anton Webern sarà eseguito Langsamer Satz (Tempo lento) del 1905, un lavoro giovanile che rivela una forte personalità e un'impressionante maturità, amalgamando in una creazione assolutamente originale gli influssi tardoromantici di Brahms, Wagner e Mahler, musicisti particolarmente cari a Webern. In conclusione il Quartetto in fa maggiore di Maurice Ravel, ultimato nel 1903. Come nel caso di Verdi, questo Quartetto non ebbe seguito nella produzione di Ravel. Il primo movimento è cristallino e sereno, il secondo suona come un omaggio a Debussy, il terzo raggiunge un apice emotivo di irresistibile fascino, il quarto è virtuosistico e travolgente.
Informazioni, orari e prezzi
Aula Magna – La Sapienza
Ore 17.30
BIGLIETTI:
Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro
INFO:
tel. 06 3610051
http://www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Dove e quando
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