La chitarra del '900

L'11 maggio alle 11.00 le "Domeniche in Musica" del Conservatorio "Santa Cecilia" al Teatro Tor Bella Monaca ospitano la chitarra, anzi - per la precisione - tre chitarristi, in compagnia di una flautista e di una cantante. Il concerto è infatti dedicato alla chitarra nel Novecento.
Si inizia con Bordel 1900 e Café 1930 per flauto e chitarra, che fanno parte di un'opera del grande Astor Piazzolla, La storia del tango, che ricrea la nascita e gli sviluppi del tango, partendo dalle sue origini nei ritrovi malfamati di Buenos Aires all'inizio del Novecento.
Si passa poi al massimo compositore spagnolo del secolo scorso, Manuel de Falla, cle cui Siete Canciones Populares Españolas del 1914 (eseguite nella trascrizione per canto e chitarra di Miguel Llobet) costituiscono un vero e proprio viaggio nella musica popolare delle province iberiche, di cui esaltano i colori, i ritmi e le passioni.
Mario Castelnuvo-Tedesco è un compositore italiano che fu costretto dalle leggi razziali del 1938 a rifugiarsi negli Usa e che oggi è ricordato soprattutto per la sua musica per chitarra. La spontaneità melodica e la fusione tra le parti dei due strumenti costituiscono le caratteristiche più evidenti della sua Sonatina op. 205 del 1965 per flauto e chitarra, caratterizzata da una compostezza formale e da una concisione delle idee melodiche che ne fanno un perfetto esempio di neoclassicismo
Chiude il concerto Citharoedia Strigoniensis per tre chitarre di Ferenc Farkas, compositore ungherese morto quasi centenario nel 2000. Per questo suo pezzo, popolarissimo tra i chitarristi, Farkas si è ispirato a motivi ungheresi del XVIII secolo, originari di Esztergom, prima capitale magiara.
Eseguono Galia Marzi, Nicola Pignatiello, Stefano Troìa (chitarre), Patrizia Salvetti (flauto) e Virginia Guidi (voce), allievi del Dipartimento di Didattica della Musica del Conservatorio "Santa Cecilia".