La famosa violinista giapponese Midori con il suo violino italiano dalla grande storia
in tre Sonate di Beethoven, tra cui la celeberrima "a Kreutzer", e in due autori tra i più rappresentativi del '900.
Il concerto della IUC di martedì 27 novembre alle 20.30 nell'aula magna della Sapienza vede il ritorno a Roma di una delle più grandi violiniste dei nostri giorni, la giapponese Midori.
Il suo vero nome è Midori Goto ma è nota semplicemente come Midori da quando debuttò giovanissima, diventando rapidamente famosa in tutto il mondo come fanciulla prodigio e suonando sotto la direzione di Zubin Mehta a soli undici anni e di Leonard Bernstein a quattordici. Aveva diciannove anni quando si presentò per la prima volta a Roma, proprio all'Aula Magna, ed è quindi uno dei tantissimi musicisti oggi famosi che la IUC ha il merito di aver fatto conoscere per prima al pubblico della nostra città.
A differenza di tanti altri fanciulli prodigio Midori non ha deluso le aspettative e oggi, a quarantuno anni, è un'artista matura e completa, che unisce l'attività concertistica di altissimo livello - nella stagione 2012/13 sarà ospite della Carnegie Hall di New York, della Wigmore Hall di Londra e della Berliner Philharmonie, suonerà con la New York Philharmonic, la Los Angeles Philharmonic e la London Symphony con direttori come Zubin Mehta e Kent Nagano - all'insegnamento in prestigiose università americane. La sua discorafia - principalmente per Sony Classical - comprende tutti i maggiori capolavori della letteratura violinistica, da Bach e Beethoven a Paganini e Shostakovich. Suona uno dei violini più famosi di tutti tempi, il Guarneri del Gesù "ex-Huberman" (dal nome dell'illustre violinista che lo ha usato nella prima metà del '900).
In duo col pianista turco-americano Ozgur Aydin, eseguirà tre Sonate di Ludwig van Beethoven, che caratterizzano tre momenti diversi del percorso artistico di questo gigantesco protagonista della storia della musica. Nella giovanile Sonata in la maggiore op. 12 n. 2 si colgono ancora echi settecenteschi, accanto a cui già si avverte un fermento di novità che disorientò i contemporanei e irritò la critica tradizionalista. La Sonata in la maggiore op. 30 n. 1 fu scritta nel 1802, in un periodo cruciale dell'arte di Beethoven, che in quel periodo si affacciava alla maturità con la rivoluzionaria volontà di rompere con la tradizione settecentesca e di scrivere "in una maniera totalmente nuova". La rivoluzione annunciata da questa Sonata esplose appena un anno dopo nella celeberrima Sonata in la maggiore op. 47 "A Kreutzer", che nel romanzo breve La Sonata a Kreutzer di Tolstoi divenne il simbolo dell'idea romantica che la musica sia capace di scatenare le passioni più travolgenti e devastanti.
In alternanza a Beethoven Midori presenterà due autori del Novecento. Il primo è Anton Webern, con i suoi Quattro pezzi op. 7, composti nel 1910. In questi brani la ricerca di concentrazione e di essenzialità porta il compositore viennese ad un'aforistica brevità: si succedono brevissimi frammenti di poche note, che non si sviluppano ma restano come sospesi e trovano la loro risoluzione nel silenzio. Sono di oltre mezzo secolo successivi i Four Nocturnes composti nel 1964 dall'americano Georg Crumb, oggi ottantatreenne: nelle sue composizioni la musica classica occidentale si mescola alla musica folk, agli spirituals e alla musica tradizionale orientale, in un mix di grande fascino che ne fa uno dei compositori contemporanei più apprezzati dal pubblico di tutto il mondo.
Midori violino
Ozgur Aydin pianoforte
Beethoven Sonata in la maggiore op. 12 n. 2
Webern Quattro pezzi op. 7
Beethoven Sonata in la maggiore op. 30 n. 1
Crumb Four Nocturnes (1964)
Beethoven Sonata in la maggiore op. 47 «A Kreutzer»
Informazioni, orari e prezzi
Aula Magna
Sapienza Università di Roma
Ore 20.30
BIGLIETTI:
Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro
INFO:
06 3610051
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
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