Chi ama Bruce Springsteen, Dylan, il rock e la canzone d'autore americana non mancherà l'attesissimo concerto di Michael McDermott & Heather Horton. Per Michael McDermott basterebbero le parole che il grande scrittore Stephen King ha speso al suo riguardo: "Michael McDermott mi ha ridato lo stesso entusiasmo verso la musica che avevo quando ascoltavo Springsteen o Van Morrison".

Ma in realtà oltre a ciò e a quel disco d'esordio, "620 W SURF" (1991) che lo consacrò come "the next big thing", McDermott ha continuato a macinare dischi e concerti, tra cadute e risalite, ma sempre godendo di grande stima e considerazione presso il pubblico e la critica.

Con il cuore al folk del Village e l'anima al rock'n'soul che da Springsteen attraversa tre decadi di grande musica, McDermott ha nel tempo assestato altri ottimi capitoli discografici, GETHSEMANE e il recente HEY LA HEY su tutti, ha lentamente trovato una propria dimensione artistica consona alla sua odierna natura di maturo storyteller. LAST CHANCE LOUNGE, ASHES e NOISE FROM WORDS risplendono di pura poesia folk-rock e di una ottima vena compositiva che ricandida McDermott come una delle voci più vere del rock stradaiolo USA.


McDermott, nato e cresciuto a Chicago, torna in Italia per presentare il suo nuovo progetto discografico, Michael McDermott & The Westies: WEST SIDE STORIES. Non è soltanto il nuovo disco di Michael McDermott ma è una band a tutti gli effetti con una nuova anima più folk che valorizza il violino e la voce di sua moglie Heather Horton.

Il disco esce in Italia in concomitanza col tour su etichetta Appaloosa e sarà arricchito da un libretto che conterrà tutte le traduzioni dei testi in italiano.

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