MittelEuroPiano è il titolo di un "viaggio nella musica mitteleuropea", che si svolge lungo il Danubio e fa tappa a Vienna e Budapest. A proporre questo affascinante itinerario musicale nelle due capitali dell'impero asburgico, che sono state e sono tuttora anche due capitali della musica, è uno dei più apprezzati pianisti italiani di oggi, Andrea Lucchesini, e per compierlo non ci si dovrà spostare da Roma ma basterà andare nell'Aula Magna della Sapienza per i concerti della IUC - Istituzione Universitaria dei Concerti di sabato 12 gennaio e sabato 19 gennaio.
La prima tappa di questo viaggio - il 12 gennaio alle 17.30 - è Budapest. Il pianista toscano prenderà brevemente la parola per introdurre il concerto e poi lascerà che sia la musica a parlare. Dal punto di vista cronologico è un viaggio a ritroso, perchè inizia con l'autore più recente in programma, György Ligeti (1923-2006), uno dei protagonisti della musica della seconda metà del ventesimo secolo. Partito dall'eredità di Bela Bartók, Ligeti si accostò presto alla dodecafonia per approdare infine agli sperimentalismi - elettronica, poliritmia, micropolifonia - delle avanguardie musicali degli anni Sessanta e Settanta. Nel periodo del regime comunista Ligeti mantenne dunque un forte rapporto con la più avanzata cultura europea, cui l'Ungheria apparteneva di diritto da almeno un secolo, ma dovette pagare queste sue posizioni artistiche con un lungo periodo di lontananza dalla sua patria. Di Ligeti si ascolterà Musica ricercata (1951/53), uno dei lavori fondamentali del suo periodo giovanile, , che è stato scelto da Stanley Kubrick per la colonna sonora di Eyes Wide Shut.
Con un salto indietro di alcuni decenni, Lucchesini eseguirà poi la Sonata di Bela Bartók (1881-1945), compositore fondamentale della prima metà del Novecento, che partecipò da protagonista agli sviluppi della musica europea della sua epoca, ma allo stesso tempo rimase sempre profondamente legato alla sua terra e basò tutta la sua produzione sull'attento e amorevole studio della musica magiara. La Sonata, scritta nel 1926, colpisce per la severa concentrazione, la ricchezza di idee e la violenza percussiva con cui è trattato lo strumento: è la più importante opera di Bartók per pianoforte solo e una delle più importanti Sonate scritte dopo Beethoven.
Approdo inevitabile di questo viaggio è Franz Liszt, padre della musica ungherese. Di questo leggendario e forse insuperato virtuoso del pianoforte e sommo esponente del romanticismo musicale Lucchesini presenterà la Sonata in si minore (1852/53), opera di geniale audacia, formata da una sola grande campata, senza la tradizionale divisione in movimenti: la più alta realizzazione pianistica non solo di Liszt ma di tutta la seconda metà dell'Ottocento.
Ligeti Musica ricercata (1951/53)
Bartók Sonata (1926)
Liszt Sonata in si minore
Informazioni, orari e prezzi
Aula Magna – Sapienza Università di Roma
Ore 17.30
BIGLIETTI:
Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani (under 30): 8 euro
Bambini (under 14): 4 euro
INFO:
06 3610051
http://www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
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