Dal 4 al 7 aprile 2023 si terrà al TeatroBasilica di Roma il festival "Contaminazioni 2023", quindicesima edizione della manifestazione organizzata dagli allievi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio d'Amico". In cartellone undici spettacoli che vedranno come protagonisti giovani attori e registi, tutti studenti della "Silvio d'Amico". La rassegna, realizzata con il sostegno dell'Accademia, sarà costituita da lavori in gran parte su testi originali.
L'ingresso agli spettacoli è gratuito. Programma e prenotazioni sul sito www.contaminazioni2023.it.
Ad aprire il festival, martedì 4 aprile, sarà "Se una figlia…" di Ludovica Cerioni con la regia di Sergio Biagi (ore 19:30). A seguire alle 21 "Come picchiare un asino" scritto e diretto da Giovanni Conti.
Mercoledì 5 aprile alle 18 è in programma "C19H28O2 (o come avere le palle)" di Riccardo Rampazzo diretto dal collettivo Lidi Precari. Alle 19:30 in cartellone c'è "When I Said Let's Get Wet I Didn't Mean Tears" di Ana Trif. Chiuderà, alle 21, "L'anatra sull'arancia" di Michele Montironi, che ne cura anche la regia.
La terza giornata di "Contaminazioni 2023", giovedì 6 aprile, inizierà alle 18 con "Lì nel mezzo" per la regia di Alessandro La Ginestra. Alle 19:30 Lidi Precari tornerà alla regia con lo spettacolo "Una sera" scritto da Marco Tè. Alle 21 andrà in scena "La capra (o chi è Sylvia?)" di Edward Albee, regia di Stefano Poeta.

Nell'ultima giornata del festival, venerdì 7 aprile, alle 18 è in programma "La traiettoria calante" di Pietro Giannini. Quindi, alle 19:30, "Castigo" scritto e diretto da Lorenzo Aristotile, Maria Porzio e Alberto Scocca. Ultimo spettacolo della kermesse, alle 21, "La falce e il badile" testo e regia di Mattia Spedicato.

Martedì 4 aprile 2023
ore 19:30 – Se una figlia... di Ludovica Cerioni. Regia Sergio Biagi, con Ludovica Cerioni. Una giovane ragazza percorre le tappe dei suoi 20 anni, una maturazione del suo carattere e della sua personalità per affrontare questo mondo, fuori dai tempi canonici di cui una persona avrebbe bisogno. Ricordi che portano con sé la forza del passato sul suo presente.
ore 21 – Come picchiare un asino di Giovanni Conti. Regia Giovanni Conti, con Giovanni Conti, Edoardo Raiola, Alice Sellan. L'asino va picchiato, perché lui non può farlo. Se potesse, ci torturerebbe. Proprio per questo, noi lo picchiamo ancora più forte, e lui può solo ragliare.

Mercoledì 5 aprile 2023
ore 18 – C19H28O2 (o come avere le palle) di Riccardo Rampazzo. Regia Lidi Precari, con Leonardo Cesaroni, Paolo Sangiorgio. Una piccola barca, mare aperto, due pescatori puliscono il pesce raccolto durante la notte. D'un tratto, un canto lontano, voce di donna, li interrompe. Che fare? Catturare la creatura mitologica per venderla all'alba al miglior offerente o essere più cauti e osservarla da lontano?
ore 19:30 – When I Said Let's Get Wet I Didn't Mean Tears di e con Ana Trif. Il testo racconta il passaggio dall'adolescenza alla vita adulta, mettendo in evidenza le prime esperienze romantiche e il modo in cui, di conseguenza, cambia la propria percezione sul mondo. Allo stesso modo cambia anche la visione del proprio corpo, percepito diversamente da noi stessi e dagli altri.
ore 21 – L'anatra sull'arancia di Michele Montironi. Regia Michele Montironi, con Eleonora Bernazza, Michele Montironi, Vittoria Salamone. Sul filo delle ipotesi corrono elettricità velocissime, guidate dalla mente lanciata sul vuoto che ha deciso di manipolare se stessa. Affidare i propri sentimenti a una mano con gli artigli, respirare in una camera dove l'aria passa anche quando non vuoi, da una finestra rotta.

Giovedì 6 aprile 2023
ore 18 – Lì nel mezzo di Alessandro Prugnola. Regia Alessandro La Ginestra, con Alessandro La Ginestra.  È la storia di Marco, un calciatore, ma anche un marito, un figlio, un amico che, lontano da tutti, sta cercando se stesso. Non è facile trovarsi, ci vuole allenamento, come ci vuole allenamento per scrivere una lettera, una lettera che il nostro protagonista sta cercando di scrivere da più di quindici anni.
ore 19:30 – Una sera di Marco Tè. Regia Lidi Precari con Andrea De Luca, Arianna Pozzi. Su una strada cupa, fredda si palesano una donna visibilmente impaurita, che sfugge, si guarda indietro, non è serena, dietro di lei dopo poco un uomo. Inizia una plausibile, forse innocua discussione tra estranei: un uomo e una donna da soli di notte, un incontro fortuito, eppure all'interno del quale tutto già sembra scritto.
ore 21 – La capra (o chi è Sylvia?) di Edward Albee. Regia Stefano Poeta, con Giovanni Conti, Michele Montironi, Stefano Poeta, Virginia Sisti. Martin è un uomo straordinario. Ha una moglie che lo ama, un figlio che gli vuole bene, un amico su cui poter contare. Ma forse c'è qualcosa che non va. Forse basta rispondere alla domanda "Chi è Sylvia?" per distruggere una vita. Forse cercando di dare ordine al caos non possiamo fare altro che caderci dentro.

Venerdì 7 aprile 2023
ore 18 – La traiettoria calante di e con Pietro Giannini. È il racconto di una linea che si spezza, come si spezzano le linee e le curve disegnate su carta. Il problema si pone quando a calare sono traiettorie fatte di calcestruzzo e di acciaio, alte 90 metri e lunghe più di un chilometro. Il 14 agosto 2018, a Genova, crolla la linea più importante della città, portando con sé le traiettorie personali di 43 persone.
ore 19:30 – Castigo di Lorenzo Aristotile, Maria Porzio, Alberto Scocca. Regia Lorenzo Aristotile, Maria Porzio, Alberto Scocca, con Gabriele Enrico, Francesca Iasi, Stefano Macciocca. Il corto teatrale, ispirato al mito greco, racconta la sofferenza di Fineo tormentato dalle arpie. Le aguzzine si prendono gioco dell'uomo che cieco, appare con il volto bendato. Il dialogo si fa sempre più fitto e le arpie mostrano una crudeltà sempre più accentuata fino a quando Fineo rivela il motivo per il quale lui ha ucciso i figli.
ore 21 – La falce e il badile di Mattia Spedicato. Regia Mattia Spedicato, con Michele Montironi, Stefano Poeta, Edoardo Raiola. In un paese in cui non muore più nessuno, i due becchini Zeno e Tano soffrono la fame e il freddo. Un giorno alla loro porta bussa la Morte in persona: è depressa, non ha più voglia di lavorare e cerca un alloggio. Così i due danno asilo a quest'ospite sgradito.

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