In occasione della settimana romana dell'arte, RAW 2019, la galleria Pavart presenta la mostra collettiva HOMING a cura di Carlo Gori e Velia Littera che sarà allestita nel foyer del Teatro Vascello a Roma. Gli artisti sono stati invitati a realizzare un "nido" che abbia ognuno una sua specificità artistica ben distinta, sia per contenuti che per tecnica. Ogni artista racconterà la sua idea di nido e, attraverso i diversi linguaggi artistici, assisteremo a un coro di voci che vogliono testimoniare, come attraverso l'arte, si possono trasmettere dei valori etici estremamente importanti. La mostra "Homing" aderisce alla campagna "Siamo tutti Uccelli Migratori" lanciata dal il brucofarfalla, la prima casa editrice per bambini gestita insieme con persone con disabilità intellettive, e da Amnesty International Italia.
Abstract: La parola "homing" deriva dal verbo inglese "to home", posto al gerundio, e significa "dirigersi verso casa". È l'attitudine di alcune specie animali a orientarsi e a ritornare nei loro luoghi abituali anche quando si trovano molto lontano da essi, come fanno, per esempio, le api. Per questa mostra, però, declineremo il tema "Homing" ispirati dagli uccelli e dai loro nidi, grazie a Francesca Vitale e alla sua personale "Ornitomanzia", che sarà presentata dalla galleria Pavart in contemporanea ed è stata la scintilla per dare avvio a questo progetto d'arte da presentare nel foyer del Teatro Vascello. Si può dire che tutte le specie animali, incluso l'uomo, avrebbero diritto all'homing? L'uomo rende sempre più difficile la vita del proprio pianeta, causando ripercussioni sostanziali all'habitat e alle abitudini dei suoi abitanti. Crea disorientamento agli uccelli con le luci notturne e contamina, senza facili possibilità di ritornare indietro, i luoghi che erano le tappe del loro viaggio o la loro vera destinazione… Il loro volo e la loro libertà di spostamento sono naturali e indispensabili per la vita del nostro pianeta e noi cosa facciamo? Cosa facciamo per garantire un ritorno a casa o ad averne una di fortuna per gli altri essere umani? Di tutti i colori! E non sono certo i colori della pace. Sembriamo inconsapevoli che l'indifferenza ci sta portando direttamente ad una veloce distruzione, quando tornare al nostro spirito, alla nostra casa interiore, all'essere umani, sarebbe davvero la nostra prima necessità. Guardiamoci allora negli occhi e poniamoci questa domanda: possiamo ancora salvarci?