Un pomeriggio per parlare di arte e incarcerazione attraverso la storia e il lavoro dell'artista afroamericano ingiustamente detenuto nel braccio della morte, Billie Allen, e attraverso il progetto La Parola Libera, realizzato dall'artista Laura Mega nel carcere femminile di Rebibbia.

Due storie molto diverse, una americana, l'altra italiana, una segnata dall'ingiustizia e dal razzismo che trovano sfogo nell'arte, l'altra ispirata dal desiderio di stimolare relazioni umane attraverso la creazione artistica. Ma due storie che offrono un'occasione per ragionare sul ruolo che l'arte può avere nelle vite delle persone incarcerate.

L'evento L'arte imprigionata, in programma da BLU, Spazio delle Arti, sabato 11 gennaio a partire dalle 18.30, inizierà con una presentazione del caso di Billie Allen, un uomo di 47 anni che, condannato a morte per un crimine a cui si è sempre dichiarato estraneo, ha trascorso 27 anni nel braccio della morte ricorrendo alla pittura e al disegno per esprimere la sua rabbia e chiedere giustizia.


Billie Allen è uno dei 37 condannati alla pena di morte a cui il presidente Joe Biden ha di recente commutato la sentenza in ergastolo risparmiandoli alle esecuzioni che il presidente eletto Donald Trump aveva già annunciato di voler riprendere. Ma Billie è innocente e oggi dice: "per me ogni altro giorno passato in carcere per un crimine che non ho commesso è una condanna a morte". Prima di lasciare la guida del paese a Donald Trump il 20 gennaio, Biden ha ancora il potere di correggere questa ingiustizia e mettere la parola fine a questo tragico capitolo della vita di un uomo innocente concedendogli la grazia. Nel corso dell'evento il pubblico potrà approfondire la storia di Billie e valutare autonomamente se le prove a sua discolpa siano credibili. Il caso di Billie Allen, che in passato Amnesty International ha portato a monito del rischio di errore nelle sentenze di morte,  sta ricevendo l'attenzione della stampa americana e britannica e di recente è stato seguito anche da La Repubblica.

A raccontare la storia di Billie Allen e presentare il suo lavoro, che include dipinti, collage e disegni, sarà la giornalista culturale Maurita Cardone che dal 2020 segue la campagna Free Billie Allen di cui è ambasciatrice in Italia e che sulla storia di Billie sta realizzando un documentario. A supporto e integrazione del suo racconto saranno proiettati stralci di interviste a Billie e del documentario in lavorazione. Nel corso della presentazione, inoltre, lo stesso Billie Allen telefonerà dal carcere federale di Terre Haute, Indiana, dove è ancora recluso, per spiegare la propria situazione e salutare il pubblico.

Interverrà anche Luisa Giuriato della Comunità di Sant'Egidio che da anni lavora per l'abolizione della pena di morte a livello internazionale e che supporta la campagna di Billie Allen. Giuriato parlerà dell'impegno della Comunità per Billie e contro la pena capitale.

L'evento proseguirà con una presentazione del progetto La Parola Libera, realizzato dall'artista romana Laura Mega a cura di Barbara Pavan e in collaborazione con Associazione Seconda Chance ETS, all'interno della Casa Circondariale di Rebibbia Femminile, con le detenute in regime di Alta sicurezza. Il progetto è sostenuto da Moleskine Foundation che ha donato taccuini che sono stati distribuiti alle donne partecipanti per appuntare pensieri e desideri. Da quegli appunti e da un dialogo con l'artista sono poi nate delle opere d'arte fatte di frasi ricamate su biancheria. A presentare il progetto sarà la curatrice Barbara Pavan.
BLU ha accolto con entusiasmo l'iniziativa. Monica Giovinazzi e Gisella Persio, che attraverso l'arte affrontano tematiche etiche e sociali, ospitano l'evento nel loro spazio culturale per unirsi alla campagna affinché si possa sensibilizzare il più possibile l'opinione pubblica.

A conclusione dell'evento il pubblico avrà occasione di approfondire il caso di Billie Allen attraverso materiale informativo e di partecipare alla campagna per chiedere la grazia a Biden. Saranno disponibili anche copie del catalogo del progetto La Parola Libera di Laura Mega.

Arte in carcere tra innocenza e riabilitazione, dal braccio della morte USA a Rebibbia
La storia di Billie Allen e il progetto La Parola Libera
Sabato 11 gennaio, 18.30
Blu - Via di Tor Pignattara, 142

Dove e quando

Gallerie - Alessandro Sarra