La mostra presenta il lavoro di cinque artisti – tre fotografi e due pittori.
I cinque sono amici fra loro e colleghi, si incontrano regolarmente negli studi del dipartimento di arte della John Cabot University a Largo dei Fiorentini, proprio alle spalle della galleria Ecos, dove insegnano fotografia, pittura, disegno.
La stessa Ilaria Gianni, curatrice della mostra, è un docente della JCU.

Questi lavori, tutti recenti, appartengono ad artisti di diversa nazionalità, formazione, e visione dell’arte. Le immagini, idee e punti di vista di entrambi, artisti e visitatori arrivano in galleria da origini diverse, per essere poi indirizzate su nuovi percorsi, e altre destinazioni. Da qui il titolo Router, un vocabolo che nella terminologia della rete descrive il lavoro di apparato elettronico che riceve e rispedisce dati a sua volta, una connessione intermedia, un punto di inoltro, con la differenza che, in questo caso, alcuni dei segnali sono sottoposti ad un rimescolamento. Un nuovo senso, quindi, emerge dalle inaspettate affinità, così come inconciliabili contraddizioni.


Il fotografo olandese Jochem Schoneveld ha incentrato gran parte del suo lavoro sul paesaggio alterato dalla presenza umana. In questa mostra espone alcuni esempi di un progetto in corso, nel quale fotografa dallo stesso punto e nello stesso momento del giorno, i paesaggi disegnati in quel luogo da viaggiatori olandesi in Italia del 17° secolo. Paolo Soriani ha pubblicato fotografie di architettura e del mondo della musica, in particolare jazz. Un suo recente volume di fotografie affronta il significato del confine. Nel suo nuovo lavoro, accostamenti stridenti stimolano riflessioni sulla memoria ed evocano singolari stati d'animo.
Serafino Amato ha cominciato la sua carriera di fotografo nel mondo del teatro. Ha pubblicato tre libri, il più recente "Fogli dei giorni––Leafing through the Days" (2012). E’ anche autore di video. Presenta in galleria – non senza una certa ironica consapevolezza rispetto al luogo e alla storia – uno studio informale sulla “nuvola” dell’architetto Fuksas in costruzione all’Eur.

Due pittori americani, Peter Flaccus e William Pettit, che hanno scelto di vivere in Italia da molti anni, dimostrano entrambi un contatto con la tradizione dell’astrattismo americano. Peter Flaccus espone dipinti di grandi dimensioni realizzati con la tecnica dell’encausto, nel quale la sua tensione verso il colore e i ritmi lineari appaiono evidenti. William Pettit, che è anche scultore, fotografo e video maker, musicista e poeta, mostra suoi recenti lavori astratti che esplorano le interazioni fra pittura e musica, nei quali il tono, la densità, il ritmo e silenzio sono essenziali.

Informazioni, orari e prezzi

ECOS Gallery

Martedì – Mercoledì – Giovedì - Venerdì 11-19
Sabato 11-13 e 17-20
Domenica e lunedì – chiuso

Info e contatti:
06.68.80.36.68
392.05.19.674
info@ecosgallery.com

Dove e quando