Nelle opere presentate, l’artista indaga tematiche di estrema attualità come il progresso tecnologico, le questioni economiche e i cambiamenti in ambito medico attraverso l’utilizzo del linguaggio segnico e della scrittura simbolica.
Segni, geroglifici, ideogrammi, istogrammi, simboli e figure sono da sempre la forma di comunicazione più creativa che l’uomo ha sviluppato per fissare e descrivere la società in cui vive, le sue dinamiche e le sue gerarchie. A differenza delle scritture alfabetiche, quelle simboliche comunicano in maniera più diretta ed immaginifica, descrivendo i contesti in cui vengono prodotte in forma sintetica e al contempo lasciando spazio all’immaginazione.
Partendo da questi presupposti, Roberto Perini elabora una nuova forma di scrittura in cui somma ai codici degli antichi linguaggi i simboli della nostra società, come esempio i segni relativi alla conquista tecnologica ed alle mutazioni genetiche che essa ha creato. Lo scopo non è - come nel caso delle scritture arcaiche - quello di lasciare una traccia chiara e indelebile della propria civiltà, ma piuttosto di rappresentare attraverso la densità delle tavole il vuoto e la solitudine che la modernità ci ha regalato.
Note biografiche
Roberto Perini, disegnatore satirico e grande acquarellista, è nato a Roma nel 1950.
Dal 1990 si è trasferito a Cuba come inviato di Cuore. Perini è stato tra i fondatori de “Il Male”, “Il Clandestino” e “Boxer”. Redattore di “Tango” e “Cuore”, ha disegnato per “L’Unità”, “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Alter”. Realizza inoltre tutte le copertine dei romanzi di Daniel Pennac per le edizioni Feltrinelli, come scenografo ha lavorato con Federico Fellini (Roma) e con Carmelo Bene (Salomè).
Informazioni, orari e prezzi
Ore 18.00