CRISTIANO CAROTTI
SE L'OCCHIO NON FOSSE SOLARE, COME POTREMMO VEDERE LA LUCE?
(If the eye not of the Sun, how could we behold the light? – Goethe)
Curated by Eleonora Aloise and Carlo Maria Lolli Ghetti
27.05 – 30.06.2022
White Noise Gallery
whitenoisegallery.it
info@whitenoisegallery.it
via della Seggiola 9 - 00186 Roma
Il 27 maggio verrà inaugurata "Se l'occhio non fosse solare, come potremmo vedere la luce?", terza personale in galleria di Cristiano Carotti che segna il suo ritorno alla pittura dopo anni dedicati alla ceramica.
Il titolo del progetto è mutuato da "La teoria dei colori" di Goethe, che si contrappone alle teorie positiviste che osservano la natura solo da un punto di vista scientifico.
La capacità di percepire negli elementi naturali il divino (concetto che ha tante definizioni e sfumature quanti sono gli esseri umani) è una nostra prerogativa ed il cardine di una spiritualità che lungo la strada abbiamo perso.
Cristiano Carotti sceglie per le sue tele una simbologia scarna e selvatica, immersa in paesaggi dalle cromie potenti e acide. I suoi lavori ci riportano alla terra con la stoica resistenza dei cardi, con branchi di animali allo stato brado e la poetica oscurità del cielo notturno a fare da sfondo.
Le musiche originali di Rodrigo D'Erasmo e Mario Conte sono composte con gli stessi colori e incrinature delle tele di Cristiano, divenendo una sorta di voce narrante che accompagna lo spettatore fino alla fine del percorso.
Le vipere in ceramica sono l'ultimo atto di un percorso che va dall'alba al tramonto.
Simboli mitologici di vita e morte, chiudono il cerchio regalandoci il timore e la speranza della rinascita.