Il 27 gennaio 2025 – Giornata della memoria – dalle ore 18.00, presso la Sala Conferenze dell'Accademia di Romania a Roma, in collaborazione con le case editrici Castelvecchi, Edizioni Bordeaux e Humanitas, con il patrocinio dell'Ambasciata di Romania in Italia, vi invita a partecipare ad una tavola rotonda e alla presentazione dei libri dedicati ad un importante scrittore romeno di origine ebraica. Si tratta di Mihail Sebastian, personalità di grande spessore e lucidità, il cui breve passaggio attraverso il mondo e la cultura tra le due guerre fu segnato da controversie, lasciando tuttavia consistenti punti di riferimento nella storia della letteratura.
Il pre-testo della presentazione è dato dalla recente pubblicazione (dicembre 2024), in Italia, di due volumi di grande importanza per la ricezione e la conoscenza delle opere letterarie e della personalità di Mihail Sebastian: L'incidente (a cura di Raoul Precht, Bordeaux Edizioni 2024) e Diario 1935-1941 (traduzione di Mauro Barindi, note di Horia Corneliu Cicorta?, Castelvecchi Editore 2024).
Intorno alla tavola rotonda dialogheranno traduttori e studiosi di letteratura e cultura romena: Mauro Barindi, Horia Corneliu Cicorta?, Raoul Precht, Angela Tarantino, Francesco Testa, Luisa Valmarin. Gli illustri partecipanti metteranno in luce i riferimenti bio-bibliografici dello scrittore, i tratti della sua scrittura, il contesto culturale e politico in cui questo attivò, il "caso" Sebastian generato dal contrasto con Nae Ionescu e le polemiche antisemite, nonché l'importanza del Diario non solo nella comprensione e rivalutazione postuma dello scrittore, ma anche nella comprensione e rivalutazione di alcune posizioni e dinamiche del mondo culturale romeno degli anni '30, nel contesto dell'antisemitismo e della contrasti ideologici nella politica e nella società romena.
MIHAIL SEBASTIAN (pseudonimo letterario di Iosif M. Hechter), romanziere, drammaturgo, saggista e pubblicista romeno, è nato il 18 ottobre 1907 a Br?ila, in una famiglia di origini ebraiche. Tra il 1915 e il 1926 frequentò le classi elementari e il liceo "Nicolae B?lcescu" della sua città natale. Laureatosi presso la Facoltà di Giurisprudenza e la Facoltà di Filosofia dell'Università di Bucarest, tentò di seguito, senza successo, di ottenere il dottorato a Parigi. Come avvocato, svolse attività di segreteria-redazione di documenti presso un importante studio legale dell'epoca, ma anche di assistente giudiziale. Esordì nel 1926 con poesie sulla rivista "Lumea" di Iasi. Bazar settimanale e, nel giornalismo (sotto lo pseudonimo di Mihail Sebastian), presso il quotidiano "Politica". Nel 1928 iniziò a pubblicare in vari periodici, tra cui "Universul literar" e "Vremea". Sempre nel 1928, divenne collaboratore e poi (fino al dicembre 1933) redattore al periodico "Cuvântul" (diretto da Nae Ionescu), pubblicazione che, nel gennaio 1934, dopo l'assassinio di I.G. Duca, viene sospeso a causa del marcato orientamento a favore della Guardia di Ferro del suo direttore. Negli anni '30 collaborò alle riviste "România literara" (diretta da Liviu Rebreanu), "Azi" (diretta da Zaharia Stancu), "Revista Funda?iilor Regale" (Rivista delle Fondazioni Reali), "Rampa" , "Via?a rom?neasc?", "L'Indépendance roumaine" e altre.
Nel 1932 fu pubblicato il suo primo volume, Frammenti di un taccuino ritrovato, e un anno dopo lo pseudo-romanzo Donne. Nel 1934 pubblicò Da duemila anni, con una prefazione di Nae Ionescu. Risponde agli attacchi e alle critiche tendenziose scatenate dalla pubblicazione di questo volume con l'opera polemica Cum am devenit huligan (Come sono diventato un teppista, 1935). Appaiono i suoi romanzi Ora?ul cu salcâmi (La città delle acacie, 1935, premiato dalla Società degli scrittori romeni) e Accidentul (L'incidente, 1940). Si affermò nella vita letteraria come drammaturgo con le opere teatrali Jocul de-a vacan?a (Il gioco delle vacanze), Steaua f?r? nume (La stella senza nome), Ultima ora (adattato in seguito per il cinema) e Insula (L'isola, incompiuta).
Il 7 settembre 1940, in base al decreto-legge del 9 agosto 1940, Mihai Sebastian viene "licenziato dal servizio, in quanto ebreo": gli viene vietato di esercitare la professione di giornalista e gli viene ritirata la licenza di avvocato difensore. Insegna letteratura romena al Liceo Ebraico di Bucarest. Durante la guerra non ha il diritto di firma. L'opera teatrale Jocul de-a vacan?a è vietata. Per rendere possibile la rappresentazione, il 1° marzo 1944, dell'opera Steaua f?r? nume, un ex compagno di liceo, l'avvocato ?tefan Enescu, accettò il ruolo di "autore" dell'opera, sotto lo pseudonimo di Victor Mincu. All'inizio del 1945 fu nominato consigliere del Ministero degli Affari Esteri. Nello stesso anno fu fondata l'Università Libera Democratica, dove avrebbe tenuto lezioni anche Mihail Sebastian.
Ma il 29 maggio, mentre si stava recando all'Università per una conferenza, fu investito da un camion e morì all'età di 38 anni.
Il Diario 1935–1944, edito nel 1996 dalla casa editrice Humanitas, è stato tradotto e pubblicato in diversi paesi: Francia, Stati Uniti, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Gran Bretagna e Germania (l 'edizione tedesca ha ricevuto, nel 2006, il Premio "Geschwister Scholl").
Mauro Barindi è uno dei più attivi traduttori della letteratura romena in italiano, buon conoscitore degli scrittori contemporanei. Ha tradotto quasi 20 volumi pubblicati dal 2008 in Italia, e tra gli autori da lui tradotti spiccano Ana Blandiana, Mateiu I. Caragiale, Mihail Sebastian, Matei Vi?niec, Ioana Pârvulescu, Florina Ilis, Stelian T?nase, Radu Pavel Gheo, Vasile Andru, ecc. Insieme a questi, ha pubblicato anche su antologie, riviste, monografie o su piattaforme elettroniche dedicate: traduzioni di racconti, poesie, frammenti di romanzi. È inoltre direttore della rivista online "Orizzonti culturali italo-romeni".
Horia Corneliu Cicorta? insegna Storia delle tradizioni religiose all'Università di Trento. Vive in Italia dal 1991, ha studiato all'Università degli Studi di Napoli «l'Orientale», dove ha conseguito il diploma in filosofia con una tesi su Mircea Eliade e il Buddismo; sempre presso la stessa università, conseguì il dottorato con una tesi su "Mircea Eliade e l'India", pubblicata dalla casa editrice Mimesis. Ha tradotto e curato diversi volumi firmati da Mircea Eliade, Emil Cioran, Ioan Petru Culianu, Andrei Oisteanu e Tatiana Niculescu, pubblicati da varie case editrici italiane. Il più recente è Mircea Eliade, Racconti fantastici I (a cura di H. R. Cicortas e Igor Tavilla, Castelvecchi Editore 2024).
Raoul Precht è scrittore e traduttore. Dopo aver conseguito la laurea in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università La Sapienza di Roma, con una tesi su Calderón de la Barca, Hofmannsthal e Pasolini, si è trasferito in Lussemburgo, dove a oggi vive e lavora. Ha pubblicato romanzi, raccolte di poesie, saggi critici su vari autori, tra cui Cervantes, Calderón de la Barca, Quevedo, Cortázar, Pasolini, oltre a studi di teoria della traduzione. Ha pubblicato poesie su riviste letterarie online come "succedeoggi", "Pseudolo" e "Zibaldoni", con traduzioni in spagnolo sulla rivista "abril" e in francese sul blog dell'Università della Sorbona, "Une autre poésie italienne. Collabora con la RAI, con giornali e riviste d'arte italiani, ma anche con la Deutsche Grammophon Gesellschaft e l'Istituto di Studi Verdiani. Il suo romanzo Stefan Zweig. L'anno in cui tutto cambiò è stato finalista al Premio "Giovanni Comisso" 2022
Angela Tarantino è docente di Lingua e Letteratura Romena presso il Dipartimento di Lingua e Letteratura Romena nell'ambito del Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali della Facoltà di Filosofia e Lettere dell'Università La Sapienza, dove le sue aree scientifiche ricoprono la letteratura romena medievale, moderna e contemporanea. Nel 1990 ha conseguito il dottorato in Filologia romanza e italiana. Nel campo della traduzione letteraria ha pubblicato testi di poesia e prosa classici e contemporanei degli scrittori Liviu Rebreanu, Lena Constante, Floarea ?u?uianu, Florin Manolescu e Matei Vi?niec nonché testi scelti dalla creazione di vari poeti contemporanei. Nel biennio 2016/2018 è stata presidente dell'Associazione Italiana di Studi Romeni (AIR). Dal 2015 dirige la rivista "Romània Orientale".
Francesco Testa, nato ad Ascoli Piceno nel 1982, è insegnante di liceo e traduttore letterario. Fedele a uno stile di vita itinerante - come confessa - ha vissuto e insegnato in Romania, Germania, Tunisia, Australia e Iran, prima di stabilirsi a Trieste. Tra le sue traduzioni più recenti ricordiamo opere di Gabriel Liiceanu (presso la casa editrice Mimesis), Andrei Oi?teanu (Belforte), Benjamin Fondane (Giuntina), Iulian Ciocan (BEE).
Luisa Valmarin (nata a Bolzano, nel 1941), è professoressa emerita di Lingua e letteratura romena presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Ha fatto parte del corpo docente del Corso di Specializzazione in Traduzione. Ha istituito il Corso di Laurea in Lingue Straniere nel 1996 ed è stata successivamente presidente dell'area didattica dedicata ai Corsi di Laurea in Lingue e Letterature Moderne e Mediazione Linguistico-Culturale. Nel 1988 ha fondato la rivista "Romània Orientale" (pubblicazione di proprietà dell'Università La Sapienza), di cui è stato a lungo capo redattrice. Per la sua attività scientifica e culturale è stata insignita in Romania dell'Ordine Nazionale al Merito con il titolo di Grande Ufficiale (2003). È stata presidente dell'Associazione Italiana di Studi sull'Europa Sudorientale (AISSEE), membro fondatore e presidente dell'Associazione Italiana di Studi Romanzi (AIR).