Sorciosecco, il simpatico e disincantato protagonista e narratore diquesto romanzo, è un topo di Roma che ha scelto la strada del crimine organizzato per guadagnarsi da vivere. Insieme alla sua strampalatacombriccola – Gattabuja, Paperello, Nasone e Primavera, guidatidall'irascibile Rana – si dedica a furtarelli, scippi, qualche rapina,estorsione e piccole truffe.
Non tutti i colpi vanno a segno, anzi, masono cose che succedono in una banda. E infatti, tra tentativi di estorsione finiti malissimo, pistolettate in aria al momento menoopportuno, tradimenti di nuovi membri ed esplosioni di esperti artificieri, Sorciosecco e i suoi amici non si annoiano mai.
E il tempo libero dal "lavoro" lo passano volentieri insieme a sbevacchiare e a divertirsi al Baretto Tabacchi, o nel covo a pianificare nuovi colpi o in giro a rincorrere fanciulle di cui, a turno, uno dopo l'altro inevitabilmente e tragicamente si innamorano.
Oltre a questo, Sorciosecco ha tante passioni – le figurine, la musica, i prodotti di farmacia… – ed è sempre lui a trovare le parole giuste, per quanto incerte e sgangherate nel loro romanesco italianizzato, per descrivere tutta questa vita che gira intorno alla sua banda: una vita fatta di piccole cose, di screzi e risate, di soprannomi parlanti e amicizie più omeno durature, di miserie di poco conto e strategie di sopravvivenza.
Un romanzo esilarante, intelligente e provocatorio, che racconta con semplicità e irriverenza un mondo che forse non esiste, ma che al mondo reale assomiglia moltissimo.
Un esercizio di fantasia, insomma, per guardare alle cose non come sono ma come potrebbero pure essere.
"La vita è fatta d'esercizzio. Sì, nun ti devi mai adaggiare sull'allori se vuoi arivare
da quarche parte nella vita, se ci hai una mèta nella capoccia. Sennò rimani ar punto de partenza, incominci a rosicà e te se rovina 'r fegato. Bisogna fa' l'esercizzi, applicasse e fa' pratica, così diventi più bravo, giorno dopo giorno. Io, presempio, facevo i furtarelli."